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Possesso illecito di beni culturali

Gela: reperti archeologici nell’abitazione di un medico. La Finanza sequestra 64 tra monili e ceramiche e altri oggetti


di Redazione

Gela: reperti archeologici nell’abitazione di un medico. La Finanza sequestra 64 tra monili e ceramiche e altri oggetti
cronaca
10 Dic 2020

I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gela, in esecuzione di attività di polizia giudiziaria delegata dalla locale Procura della Repubblica, hanno rinvenuto e sequestrato una collezione di reperti archeologici, 64 pezzi, quasi tutti datati dal VII al I secolo A.C., detenuti senza alcun titolo che ne legittimasse il possesso, trattandosi di beni appartenenti al demanio pubblico.

Del la redazione di Today24 si era occupato pubblicando alcune indiscrezioni nell’edizione del 3 dicembre scorso (clicca qui, ecco il link) quando avevamo appreso di un blitz compiuto dalle Fiamme Gialle nell’abitazione di un noto professionista, un medico gelese di 66 anni (C.S. le iniziali).

Una volta effettuato l’accesso presso l’abitazione del medico i finanzieri notavano i reperti archeologici, esposti all’interno di teche di cristallo in una sala dell’abitazione. Gli oggetti sequestrati sono prevalentemente utensili, monete e altri reperti di carattere religioso.
Nello specifico si tratta di vasi, brocche e piccole anfore, una statuetta di offerente, un timbro tondo con funzioni decorative, un piccolo vaso con corpo globulare, una coppa profonda per bevande, una piccola scultura con raffigurazione divina, un poppatoio, una lucerna con invetriatura di età islamica ed un’altra di età romana, diverse anfore di derivazione sia orientali che greche, alcune ampolle di stampo ellenistico e ancora delle coppe da vino a vernice nera risalenti a differenti periodi storici, nonché moltissime monete di età greca, romana e medievale. Tutti i 64 reperti, provenienti dalle diverse colonie greche della Sicilia, sono stati datati dal VII al I secolo A.C., ad eccezione di un boccaletto monoansato risalente all’Età del Bronzo e quindi datato tra il XXII e il XV secolo A.C..
A confermarne l’autenticità è stato un archeologo, specialista di beni e utensili antichi, che ha sottolineato il valore e l’interesse storico dei beni sottoposti a sequestro. Pertanto, su indicazione dell’Autorità Giudiziaria gelese, i reperti sono stati affidati temporaneamente, in attesa dell’assegnazione definitiva, all’Unità Operativa 4 – Beni Archeologici – della Soprintendenza di Caltanissetta.
Il professionista è stato denunciato per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato e per ricettazione.
L’attività investigativa odierna condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, rimarca l’importanza di contrastare i reati contro la tutela del patrimonio artistico, archeologico e ambientale dello Stato.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.