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Il liceo classico ricorda Federica Psaila: storia di una vita che non finisce ma continua il suo viaggio. Attraverso noi


di Desideria Sarcuno

Il liceo classico ricorda Federica Psaila: storia di una vita che non finisce ma continua il suo viaggio. Attraverso noi
1 Mar 2024

Si è tenuta ieri al liceo classico «Eschilo» la presentazione della prima edizione del “Premio artistico letterario Federica Psaila”, dedicato alla giovane studentessa scomparsa nel dicembre 2022. Un’iniziativa che mette al centro il tema dell’unità e della fraternità tra popoli, promossa dall’associazione ex allievi del liceo classico «Eschilo», presieduta dalla professoressa Maria Grazia Falconeri. C’erano anche i presidenti delle due giurie, tra cui il maestro Giovanni Iudice, l’ex dirigente scolastico Corrado Ferro, nonché i familiari di Federica.
Il bando prevede la stesura di un racconto o di un fumetto, a seconda della sezione prescelta. La traccia del premio è il viaggio, valore e dimensione che nella vita di Federica hanno avuto un ruolo cruciale. Desiderosa di conoscere ciò che si trova “oltre i confini”, decide di continuare gli studi in “Relazioni Internazionali” in Portogallo.

La sua speranza è quella di abbattere il più possibile, le barriere della diseguaglianza e del razzismo, consapevole del fatto che dietro ogni essere umano si celi più delle apparenti diversità. L’obiettivo del progetto è proprio questo: promuovere una cultura di fratellanza e di solidarietà tra popoli, poiché al di là della provenienza si è tutti legati indissolubilmente, in quanto esseri umani. La sua ricerca era mossa da un grande senso di umanità, e dalla consapevolezza che non tutti godono degli stessi privilegi in altre parti del mondo.

«Ogni viaggio è un viaggio di sola andata quando riusciamo a fare spazio, ad aprire dei varchi tra i limiti delle frontiere che ci separano, fino al punto di riuscire ad attraversarli, uno per uno, nella trama delle nostre nuove identità ibride» (tratto da “Los bordes, los huecos” che sta per “I bordi, le lacune”, un racconto scritto e ideato da Federica).

A condividere il ricordo della giovane, anche il giornalista Domenico Russello, promotore del progetto, che con lei ha condiviso gli anni spensierati del liceo e che nel parlarne non riesce a trattenere l’emozione.
Ma chi era Federica Ambra Psaila?
Una ragazza semplice ma ambiziosa, con tanti sogni. Amava scrivere, disegnare, viaggiare. Ha frequentato il liceo classico, scuola che ieri ha ospitato questa meravigliosa iniziativa in suo onore. La biblioteca, in particolare, è un luogo accogliente, suggestivo. All’epoca in cui frequentava Federica questo luogo di studio e sapere non era stato ancora inaugurato… le ampie finestre che illuminano gli scaffali polverosi di libri, non c’erano ancora. Eppure, anche lei ha attraversato quei corridoi, sognato guardando fuori dalla finestra della sua classe tra una lezione e l’altra, sbottando pure – sì, sicuramente, come tutti i ragazzi – per qualche voto non gradito in matematica. Federica è un po’ tutti noi. Dopo il liceo, la vita, l’università, i viaggi. Poi, la malattia. Una brutta malattia. Ma lei rimane sempre lei, i suoi sogni si realizzano, continuano a vivere tramite iniziative come queste.
Rosaria Giocolano, madre della giovane, è un esempio di immensa forza e di grande fede, che come una fiamma sempre accesa, non si è mai affievolita, nemmeno nei momenti più difficili, di prova in cui sarebbe stato facile arrendersi.

Siamo così attaccati alla vita da non renderci conto che questa non ci appartiene mai veramente. Ciò che di eterno esiste, non ha a che fare con la materia, la sostanza.

«Il progetto di mia figlia continua, con voi giovani. Fa tutto parte di un piano più grande» sottolinea la madre di Federica.
I suoi ideali vivranno nelle nostre azioni, diventeranno realtà. Lei vive ancora negli occhi di sua madre, nella gentilezza del padre e nei modi affettuosi dei fratelli. La sua storia è scandita dall’amore della sua famiglia, per cui la morte non è mai la fine, ma l’inizio:
“Come un fiore, che fine non ha”.


Desideria Sarcuno
Da sempre appassionata di scrittura, durante gli anni al liceo Classico si avvicina al mondo della comunicazione. Frequenta la facoltà di Giurisprudenza. Ama la musica, le buone letture e il mare.