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Gela, investe cagnolino e scappa, astanti soccorrono l’animale. «Servono controlli e sensibilità»


di Redazione

Gela, investe cagnolino e scappa, astanti soccorrono l’animale. «Servono controlli e sensibilità»
news
1 Apr 2025

Un cane investito in strada, l’autore dell’incidente si allontana senza prestare soccorso. Una storia come tante. Un’omissione che ci indigna come se a essere coinvolto fosse stato un umano e non un cagnetto. Perché una vita è una vita e merita rispetto. L’animale, a causa dell’urto, è rimasto tramortito. Era sul bordo della strada, nei pressi dello stadio, impaurito e con la bocca sanguinante. Sono stati alcuni astanti a prestare le prime cure. Poi è scattata la macchina dei soccorsi, non senza lentezze. Prima la segnalazione alla polizia municipale, poi l’attesa degli addetti del servizio accalappiacani, che avrebbero dovuto arrivare dal San Cataldo, dove ha sede uno dei canili convenzionati con il comune. Oltre 50 minuti di strada, tempo che potrebbe essere fatale in casi come questo. Per fortuna «Birillo» pare sia fuori pericolo. Il nome scelto è di fantasia, ma solo quello, perché il resto della storia è purtroppo cruda realtà. Quello del randagismo è un problema che non riguarda solo Gela, ma va oltre la Sicilia e interessa un intero Paese. Basti pensare che l’amministrazione comunale, tra mille difficoltà di Bilancio, carenze di personale amministrativo e nell’organico della polizia municipale, subisce il peso finanziario di svariate centinaia di migliaia di euro. I costi delle convenzioni con le due strutture per il ricovero dei cani, ovvero Cara San Cataldo e Dog Village Butera, pare sfiori il milione di euro l’anno.

«È un problema antico – dice Giulia Cassaro, responsabile dell’associazione Vite Randagie – che riguarda sia i costi che la gestione. Servono soprattutto controlli perché grazie al rispetto delle regole si può affrontare meglio il problema. Noi da anni ci battiamo insieme ad altri gruppi che hanno a cuore la vita degli animali. Ma è un percorso a ostacoli». Assieme a Vite Randagie in città opera anche l’associazione Oipa, volontari che ogni giorno combattono contro il muro di gomma e l’indifferenza. E talvolta anche contro la cattiveria. È di qualche giorno fa la notizia di una intera colonia felina sterminata: qualcuno ha disseminato esche in una zona della città e quattro gattini hanno abboccato ingerendo il veleno mortale. Tutto questo a Caposoprano, in quello che dovrebbe essere il salotto buono della città. «Sono storie che colpiscono – dice Giulia – e purtroppo non si tratta di casi isolati. Bisogna continuare nell’opera di sensibilizzazione. Microchippatura e gestione responsabile dell’animale domestico rappresentano i primordi per fare funzionare un sistema che è in difficoltà già di suo».
Per fortuna «Birillo» pare non sia in pericolo di vita. Stamattina è stata rintracciata la legittima proprietaria. Sono in corso accertamenti per stabilire se l’animale fosse dotato di microchip, se era sfuggito al controllo della padrona o fosse stato lasciato libero. Mentre del presunto autore dell’incidente non vi è traccia. Uno dei tanti. Persone che non hanno a cuore la vita degli animali. Per fortuna ci sono storie di segno opposto, come quella di un agente di polizia che pur libero dal servizio ha affrontato il temporale per prestare soccorso a un cagnolino investito. E con il suo gesto ha fatto in modo che un animale indifeso sfuggisse a un destino che sembrava segnato.

(Nella foto grande, in alto, il cagnolino investito. Sopra Giulia Cassaro di «Vite Randagie»)


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.