Gela: proteste dopo sentenza di fallimento, solidarietà dell’Anm ai magistrati. «Clima difficile»
di Redazione

«In un clima caratterizzato da gratuiti attacchi alla magistratura volti a minarne costantemente la considerazione presso i cittadini, assistiamo con sconcerto a quanto accaduto l’8 aprile scorso presso il Tribunale di Gela. Fermamente convinti che ci si debba sempre difendere nel processo e non dal processo, intendiamo evidenziare che il legittimo dissenso nei confronti di provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria non può mai estrinsecarsi in condotte che siano contrarie al rispetto della continenza espositiva e, soprattutto, non può tradursi in iniziative plateali volte a (tentare di) condizionare l’operato dei dottori Fabrizio Furnari, Stefania Sgroi e Salvatore Vella». Lo scrivono i magistrati della giunta distrettuale dell’Anm, Chiara Benfante, Santi Bologna, Calogero Cammarata, Luigi Lo Valvo e Martina Scuderoni.
«Nel ringraziare le forze dell’ordine – commentano – e il personale di vigilanza presso il Palazzo di Giustizia di Gela per la professionalità dimostrata, ci auguriamo che vengano adottate le opportune iniziative a tutela dei magistrati coinvolti e che vengano implementate le risorse destinate alla vigilanza e alla sicurezza nei palazzi di giustizia del distretto di Caltanissetta, al fine di evitare il ripetersi di episodi come quello accaduto. Esprimiamo pertanto piena solidarietà ai colleghi nella certezza che gli accadimenti occorsi non potranno turbarne la serenità e la determinazione nel quotidiano impegno nell’esercizio della funzione giurisdizionale».
