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ELEZIONI | Spaccatura

Gela, centrodestra diviso in provincia come in Sicilia. Tesauro: «Io, presidente di tutti»


di Redazione

Gela, centrodestra diviso in provincia come in Sicilia. Tesauro: «Io, presidente di tutti»
attualità
28 Apr 2025

Coalizioni e partiti spesso spaccati hanno accompagnato le elezioni dei presidenti di sei liberi consorzi comunali, nelle elezioni provinciali di secondo livello in Sicilia, e le polemiche sono divampate a scrutini fatti. A Caltanissetta è stato eletto presidente Walter Tesauro, sindaco del capoluogo, appoggiato da Forza Italia, con il 35 per cento dei voti, contro il 31 ottenuto dal sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, che era sostenuto dal resto dei partiti di centrodestra, e il 24 di Terenziano Di Stefano, sindaco di Gela, appoggiato dal centrosinistra.

«Sono molto contento – le prime parole di Tesauro da presidente – di aver vinto seguendo un criterio della territorialità, così come con l’onorevole Mancuso ci eravamo prefissati in questa campagna elettorale. Sono contento di rappresentare 22 Comuni della provincia di Caltanissetta. È stato un momento importante ma abbiamo tanto da lavorare su viabilità, scuola e ambiente. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e che credono in me – conclude – ricambierò questo affetto e soprattutto la fiducia che hanno riposto nei miei confronti».

A Enna, ad esempio, dov’è stato eletto Piero Capizzi, sindaco di Calascibetta, candidato dal centrosinistra, si registra la presa di posizione dell’eurodeputato di Forza Italia Marco Falcone che accusa la parlamentare regionale del suo partito, Luisa Lantieri di “non avere reciso i legami con il Pd”. “Il risultato delle provinciali a Enna – afferma – è stato chiaramente condizionato da alleanze innaturali e dal consociativismo non più occulto che, purtroppo, caratterizza la gestione di Forza Italia in quel territorio. Il candidato del centrodestra Rosario Colianni è stato penalizzato dai voti disgiunti, nelle schede con preferenze FI, in favore del candidato della sinistra Capizzi. Porteremo la questione sui tavoli nazionali”. A Trapani è stato eletto Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo sostenuto da pezzi del centrodestra e da Pd, M5S, Italia Viva, Psi che ha battuto il candidato del centrodestra Giovanni Lentini, sindaco di Castelvetrano, che a scrutinio avvenuto accusa: “Una parte importante di Forza Italia ha votato contro la scelta della mia candidatura”. Ad Agrigento coalizioni spaccate: è stato eletto presidente del libero consorzio il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino, sostenuto dalle liste di Mpa, Forza Italia, Partito democratico e Movimento 5 stelle, che ha avuto la meglio su Stefano Castellino, sindaco di Palma di Montechiaro, sostenuto da Fratelli d’Italia, Democrazia cristiana, Lega. A Ragusa eletta la sindaca di Comiso Maria Rita Schembari, appoggiata dal Centrodestra tranne che dalla Dc che ha sostenuto il candidato Gianfranco Fidone. Terzo il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, candidato del centrosinistra. A Siracusa eletto il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, che è capo di gabinetto del sindaco del capoluogo, considerato un candidato di Centro che si è avvalso dell’appoggio del Mpa, e pezzi del Centrodestra. Il vincitore è stato votato da 213 grandi elettori mentre 34 hanno votato per il candidato del Pd, M5s e Avs Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini.


Redazione
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