Gela, dissalatore in marcia entro due mesi. L’impegno dell’assessore regionale Colaianni
di Redazione

«Entro due mesi consegneremo i tre dissalatori idrici, quelli di Gela, Trapani e Porto Empedocle, che daranno risposta importante alla crisi idrica in Sicilia». Lo dice Francesco Colaianni, assessore all’Energia della Regione siciliana, in conferenza stampa, a Palazzo d’Orleans di Palermo. Si tratta di tre impianti già esistenti che erano rimasti in disuso e che la Regione Siciliana ha deciso di rimettere in sesto nell’ambito del piano contro la siccità. Quello di Gela, che sarà rimesso in marcia grazie a un ingente sforzo finanziario, era fermo da circa quindici anni. «I tempi sono ormai prossimi» dice Colianni. La Regione conferma inoltre la realizzazione di due dissalatori per l’area metropolitana di Palermo, con investimenti per 170 milioni di euro da parte dei privati e 10 milioni provenienti da risorse pubbliche. Mentre per i tre dissalatori già esistenti, primo tra tutti quello di Gela, sono stati finanziati con 90 milioni di euro a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e con ulteriori 10 milioni di fondi regionali.
«Si procede speditamente per la realizzazione di tre nuovi dissalatori. Come Lega, abbiamo spinto molto affinché sui dissalatori si trovasse una soluzione utile ad agire celermente a fronte dell’emergenza idrica che interessa nostra regione. Siamo particolarmente contenti di avere sostenuto con efficacia anche l’idea del governo regionale presieduto da Renato Schifani che proprio sui dissalatori ha voluto puntare per fronteggiare la carenza di acqua. Va dato merito al nostro settosegretario alla Programmazione economico Alessandro Morelli di avere posto in essere tutti gli atti affinché il Cipess desse il via libera agli interventi a favore della Sicilia». È il commento di Nino Germanà, senatore e segretario della Lega in Sicilia.
