Gela: cresce la famiglia dei liberali, professionisti e imprenditori sposano il progetto
di Redazione

Cresce in città il Partito liberale italiano con nuove adesioni frutto del lavoro e dell’impegno politico dei dirigenti locali. Nel corso dell’ultima riunione, organizzata dal coordinatore cittadino, Gianni Incardona, in vista della ormai imminente celebrazione del congresso nazionale, hanno chiesto di aderire Orazio Pirone, Franco Mangano e Marco Bruno, ex funzionario di Confagricoltura, unitamente a Giuseppe Vendra, ex consigliere comunale di Sommatino, Linda Romano e il giovane imprenditore, Giovanni Maddiona, da sempre vicino agli ambienti liberali.
Fedele agli ideali che ne hanno sempre ispirato la sua lunga militanza politica, ha rinnovato la tessera al partito liberale anche Enzo Insalaco, già assessore della provinciale sotto la presidenza dell’onorevole Pino Federico.
Grande commozione è stata espressa dal coordinatore cittadino per l’ingresso dei nuovi aderenti che si aggiungono agli oltre sessanta tesserati.
«Il partito cresce – dice – giorno dopo giorno, arricchendosi delle esperienze e della capacità di ognuno. Siamo un gruppo di donne e uomini che ha cuore le sorti delle nuove generazioni, aperto al dialogo e al confronto con tutte le forze politiche del centrodestra. A chi abbia voglia di aderire, chiediamo soltanto di poter contribuire alla formazione di una coscienza critica e responsabile, solo con la forza delle proprie idee. Riteniamo che ciò che non deve mai mancare all’interno di un gruppo che aspiri ad essere un soggetto politico è l’inestimabile patrimonio fatto di conoscenze ed esperienze raccolte lungo il difficile cammino della vita di ognuno, sicché ogni singolo aderente non può che essere egli stesso propositore di idee che sta al gruppo raccogliere e sintetizzare in una comune proposta politica da perseguire tutti insieme. La nostra visione della politica è nettamente contraria all’idea di un partito preconfezionato, imposto dall’alto. Diversamente, intendiamo perseguire la costruzione di un modello politico che parta dalla base, attraverso il confronto tra le diverse componenti della società civile e la comune condivisione degli obiettivi, della sintesi dei diversi ragionamenti e il radicamento della stessa espressione politica della società con il suo territorio e i suoi veri bisogni».
La sezione del Pli di Gela, che già annovera il gruppo più nutrito dei nuovi tesserati nella provincia di Caltanissetta, è in procinto di ultimare una sua proposta congressuale da sottoporre all’esame dell’organismo congressuale nazionale.
«La nostra – afferma Incardona – è una proposta politica di centrodestra, costruita sull’idea emersa nel corso delle tante riunioni di tutelare le diversità e le minoranze, tendere alla solidarietà, difendere l’iniziativa economica privata, senza mai perdere di vista gli interessi nazionali legati alla gestione delle infrastrutture strategiche. Intendiamo essere organici ai partiti tradizionali dell’area di centrodestra, in una visione moderata contro i pericoli di una deriva populista delle frange più estreme. La nostra lealtà all’interno dell’area di centro destra sarà condizionata dal rispetto che le altre forze alleate vorranno rivolgere alle nostre proposte, in un patto federativo che abbia come suo obiettivo la salvaguardia del futuro delle nuove generazioni e la tutela del bene collettivo, in uno sforzo comune che, responsabilmente, possa riuscire a rendere popolare ciò che è sentito come necessario e non invece servire, per esigenze elettoralistiche, solo ciò che è popolare».
In questa prospettiva, abbiamo già iniziato a muovere i primi passi, interloquendo con alcune forze per la costruzione di un patto federativo, i cui passi successivi saranno resi noti dopo l’esito dei primi lavori congressuali.
