Quel filo rosso tra gli affari a Genova e il clan dei Cammarata di Riesi. Focus di rete Libera
di Redazione

Torna, dal 30 agosto al 3 settembre, il campo di E!State Liberi, progetto di formazione di Libera, la rete antimafia fondata da don Luigi Ciotti, sui beni confiscati alla criminalità organizzata. Il tema è “Oltre il mortaio. Mafie e corruzione in Liguria”: a ospitare i volontari partecipanti sarà la Casa di quartiere 13D a Certosa, spazio sociale e culturale aperto da qualche anno nel territorio più colpito dal crollo del ponte Morandi. Tra le attività in programma c’è un incontro con i familiari delle vittime del disastro del 14 agosto 2018. Verrà approfondita la storia del radicamento delle mafie a Genova, con attenzione particolare sull’inchiesta che l’anno scorso ha travolto la giunta regionale ligure (portando anche all’arresto dell’ex governatore Giovanni Toti) in cui i pm ipotizzano l’offerta di posti di lavoro in cambio di voti alla comunità originaria di Riesi residente a Certosa, commessa “al fine di agevolare l’attività del clan Cammarata di Cosa nostra”. Previsto anche un laboratorio con la realizzazione di un video sulla corruzione realizzato dalla Scuola Common, progetto di attivismo civico di Gruppo Abele e Libera.
