Gela, processo per esplosione al mercatino Proprietario del truck condannato a 4 anni
di Redazione

Quattro anni e 8 mesi per l’esplosione del 5 giugno del 2019, al mercatino di via Madonna del Rosario. Per quel tragico fatto due donne morirono in ospedale mentre altre persone, tutti clienti delle bancarelle, rimasero ferite o ustionate. Adesso si chiude la pagina giudiziaria con una sentenza del Tribunale.
La condanna è stata inflitta dal giudice monocratico, Miriam D’Amore, al commerciante ambulante di Grotte, Claudio Catanese, gestore del truck dei polli allo spiedo e prodotti da rosticceria nel quale avvenne l’esplosione. Era accusato di aver provocato lo scoppio tenendo una bombola sotto il sole ed eccessivamente piena. Il tribunale ha disposto anche la condanna della Sicilpetroli, società che avrebbe fornito la bombola poi esplosa, alla sanzione di 840 mila euro oltre al risarcimento a favore dei familiari delle vittime e dei feriti che si sono costituiti parte civile. La condanna è inferiore di 4 anni rispetto alla richiesta del pm Lucia Caroselli che contestava all’imputato, accusato di omicidio colposo, incendio colposo, lesioni e di una serie di violazioni della normativa antinfortunistica, il mancato rispetto “anche delle minime misure di sicurezza”. Fra le decine di feriti, due donne, Tiziana Nicastro e Giuseppa Scilio, rimaste ustionate nell’esplosione, morirono nei giorni successivi. La pericolosità della bombola, già elevata perché riempita in maniera eccessiva, sarebbe aumentata dall’esposizione prolungata al sole e alle alte temperature.
