Niscemi, dolore senza fine per la morte di Matteo. Il giorno dell’ultimo addio
di Alberto Drago

Un’intera città, sgomenta, triste e sotto shock si è ripiegata in silenzio ieri pomeriggio in chiesa Madre ai funerali di Matteo Cannizzo, il giovane di 22 anni che mercoledì pomeriggio ha perso tragicamente la vita in un sinistro stradale autonomo che si è verificato sulla Sp 11 Niscemi-Priolo.

L’ennesimo di una lunga scia nell’ormai nota “Strada killer” ed il terzo nel solito tratto “stregato e maledetto” in cui è rimasta spezzata la giovane vita di Matteo.
Tutte abbassate le saracinesche dei negozi durante le esequie e con le bandiere istituzionali del Palazzo di città poste a mezz’asta per il lutto cittadino che il sindaco Massimiliano Conti ha proclamato con un’ordinanza.
Una folla commossa, ha atteso davanti la chiesa Madre l’arrivo del feretro bianco dove è stato composto il corpo senza vita di Matteo per il suo ultimo viaggio verso il cielo, con un cuscino di rose bianche sopra, condotto a spalla dai portatori, anch’essi vestiti di bianco, seguito dai genitori e dai familiari più stretti, tutti segnati da un grande dolore nel volto, composto e da parenti ed amici.
La salma è stata poi collocatadavanti l’altare centrale della chiesa Madre, con tantecomposizioni floreali bancheaccanto, come il colore degli angeli.
Un’altra famiglia distrutta da un immane dolore a cui tutta la città si è stretta e per la quale il parroco don Massimo Ingegnoso che ha celebrato le esequie, ha avuto durante l’omelia parole di conforto: “un’altra giovane vita è stata strappata” ha detto, “e sicuramente come abbiamo ascoltato dal libro della sapienza, Matteo è un giusto, perchè il Signore lo ha chiamato a sé ed in Dio trova riposo.
Come ora noi stiamo pregando per lui, Matteo dal cospetto di Dio sta pregando per noi, per i suoi genitori, fratelli, amici, affinché il Signore possa dare consolazione a questa famiglia.
E’ difficile, non ci sono parole, il dolore è grande, ma solo alla luce della speranza della resurrezione, possiamo vedere come Maria, madre di Gesù, dopo che vede il figlio sulla croce lo incontra risorto”.
Presenti alle esequie con le fasce istituzionali il sindaco Massimiliano Conti, il presidente del Consiglio Angelo Chessari, assessori e consiglieri comunali, il dirigente del Commissariato di polizia vicequestore Giovanni Minardi, la polizia municipale ed i volontari della Misericodia.
Commosso il sindaco Massimiliano Conti che a conclusione delle esequie ha salutato Matteo a nome di tutta la città: ”Niscemi ancora una volta si unisce per il grande dolore della perdita di Matteo”, ha aggiunto,” ragazzo solare, voluto bene, vittima di un tremendo incidente in un luogo che già ci ha lasciato sgomenti.
Sit-in, riunioni, sopralluoghi,conferenze di servizi edancora si attende quel qualcosa che arriverà perché non dipende da questo Ente che rappresento.
Io chiedo scusa per loro, perché oltre al dolore ho tanta rabbia come ognuno di voi e faremo di tutto perché questo cambi in nome di Matteo”.
Il primo cittadino si è poi rivolto agli amici di Matteo con le T-shirt bianche, ai quali ha detto:” il ricordo di Matteo deve andare avanti con i giusti comportamenti e questo dipende da voi.
Porgo le più sentite condoglianze a nome di tutta la città e ci stringiamo al dolore dei familiari per questa ennesima tragedia.
Ciao Matteo”.
Poi il momento straziante del triste Addio a Matteo, con il feretro bianco che condotto fuori dalla chiesa è stato alzato tra due ali di folla silenziosa e commossa e chestrozzata da nodi alla gola lo ha salutato con un triste applauso e con un volo di palloncini bianchi lanciati dai suoi amici in t-shirt bianche con la foto di Matteo nel petto e la scritta “per sempre nei nostri cuori”.
