Gioioso il giorno di festa che per la ricorrenza dei 25 anni dell’associazione nazionale spettacolo a beneficio dei bambini in ospedale (Ansabbio) si è svolto al Centro di ricerca Godivilla-Putti dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Ad avere calcato il palcoscenico dello spettacolo presentato dal fisioterapista di Niscemi Dario Cirrone, il “Dottor Sorpresa” fondatore e presidente dell’Ansabbio che da 25 anni è portatore di sorrisi e magiche  emozioni, ai bimbi degenti dell’Unità di ortopedia del Rizzoli di Bologna dove lo stesso lavora e molti dei quali sottoposti a cure oncologiche, sono stati tanti artisti prestigiatori, giocolieri, trampolieri, cabarettisti, i ballerini della “One free time center” di Niscemi con la maestra di danza Sonia Alessi ed anche grandi interpreti della canzone italiana, ovvero Al Bano, Nek, Arisa e Cristina, D’Avena, i quali con la somministrazione della “Star Terapy” disposta dal dott. Sopresa e che determina notevoli benefici psicologi e terapeutici,   hanno reso felici i piccoli pazienti del Rizzoli trasportati con le ambulanze dalle corsie ospedaliere nella sala teatro e le loro famiglie.

Ad avere seguito lo spettacolo caratterizzato fortemente da gioiose e commoventi emozioni ed intensi momenti di solidarietà anche il parroco della chiesa Sacro Cuore di   Gesù e vicario foraneo della città don Giuseppe Cafà, i familiari del  dott. Sorpresa e di piccoli pazienti di Niscemi, Caltagirone e Comiso precedentemente curati e guariti all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, i quali sono partiti un giorno prima dalla Sicilia con un autobus diretto a Bologna.

“Dedichiamo questa giornata di Festa alle donne proprio perché l’Ansabbio supporta i bimbi malati e quindi anche le loro mamme” ha detto il dott. Sorpresa mentre Arisa a proposito della Star Terapy ha aggiunto;”è la musica che arriva al cuore  di tutti ed anche dei bimbi e sono felice di dare questo mio apporto all’Ansabbio”,

Cristina D’Avena invece puntualizzando il grande valore della solidarietà ha detto:”quando Dario Cirrone mi ha contattato eravamo ragazzini tutti e due e sono stata ben lieta di appoggiarlo per allietare i momenti bui che l’ospedale porta a vivere a tanti bambini.

Dicevo a Dario di crederci e così è stato”.