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ANGOLA | Vive aiutando i poveri

Butera: l’ingegnere e il… missionario. Marco Ferrante racconta la sua Africa. «Non vedo l’ora di ritornare»


di Redazione

attualità
2 Mag 2020

È bloccato nella sua natia Butera in questi giorni di emergenza sanitaria. Ma vita e cuore sono oramai in Angola, nel cuore del continente nero, terzo paese dell’Africa centrale dopo Repubblica del Cogno e Ciad. Settimo paese africano in assoluto. Marco Rosario Ferrante è un ingegnere chimico, ma un po’ anche missionario. Magari non nel senso stretto del termine, ma sicuro il suo cuore e al fianco ai poveri. Nel corso di un’intervista, condotta da don Aldo Contrafatto, sacerdote che lo ha visto crescere, si è raccontato. E soprattutto ha raccontato: la sua Africa.

Lavora in orbita Syndial, ma oramai è un cittadino dell’Angola, un Italiano residente all’estero. E ora che la meta dei quarant’anni si avvicina, prova a tirare una linea e fare un primo bilancio. Gli studi in Chimica, a Pavia, poi la laurea e il primo lavoro nel Nord. Poi ha capito che la Lombardia, forse l’Italia, gli stava stretta e allora ha rivolto lo sguardo al di là del Mediterraneo.

Un breve passaggio in Mozambico. Poi ha messo radici a Luanda, capitale angolana, 5 milioni di abitanti che diventano più del doppio considerate le periferie.

E lì Marco Rosario ha conosciuto una realtà complessa ma affascinante. Che lo ha rapito.

C’è tutta la storia e le contraddizioni di un paese dove la mescolanza è la chiave di tutto. Un po’ come nella sua Sicilia.

Popoli, regni, la dominazione portoghese (della quale è rimasta la lingua ufficiale), la guerra civile. Adesso è un paese stabile. Ma povero.

«Assieme ad alcuni colleghi – racconta nell’intervista rilasciata a don Aldo – abbiamo cercato di dare una mano. Andando al di là della semplice colletta alimentare».

Marco Rosario va nei villaggi più poveri, nei centri di aggregazione che ospitano ragazzi orfani o indigenti, e là insegna inglese, italiano. I suoi colleghi fanno altrettanto.

«La prima cosa – dice – che voglio fare appena questa emergenza sarà finita? Tornare in Africa, al mio lavoro. E a quei ragazzi, che mi mancano molto. Sono simpaticissimi, affettuosi. E quando fai qualcosa per queste persone stai meglio anche con te stesso».

Vuole tornare, Marco Rosario. Non appena sarà possibile.

«È un paese bellissimo – racconta, contagiandoci un po’ di Africa – bellissimi paesaggi. Come le cascate di Kalandula. Dove la bellezza incontra la natura selvaggia. E puoi riscoprire il senso della vita».

* Ha collaborato don Aldo Contrafatto, vicario foraneo della Chiesa buterese.


Redazione

Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.