Raid notturno nell’azienda in prima linea nella lotta alla mafia e ai reati ambientali. Colpita, in contrada Seggio, al confine tra i territori di Butera e Gela, la DTS srl, azienda specializzata in interventi di bonifica ambientale, scavo e movimento terra. Stamane alle 7.30 è stato un collaboratore a trovare il cancello divelto e all’interno il caos. Da un primo inventario dei beni e macchinari rubati è stato rilevato un ammanco di oltre 300 mila euro. Tre autocarri, due escavatori, attrezzature tecniche come cassoni, saldatrici benne, martelli pneumatici.

Ad agire sono stati ladri di una certa caratura. Oltre ad agire indisturbati in una zona tutto sommato esposta, hanno coperto le loro tracce. L’ufficio dell’azienda è stato devastato e con esso il sistema di videosorveglianza.

«Siamo amareggiati – dice Salvatore Di Trio, a capo della Dts – perché al di là dell’ammanco c’è la perdita dell’attrezzatura, macchine e utensili che ci permettono giornalmente di portare a casa il pane. Vale per me e vale soprattutto per i dipendenti. Così ci mettono al tappeto».

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Stazione di Butera, comando alle dipendenze del reparto territoriale di Gela. I militari hanno già informato dell’accaduto la procura di Gela, competente per territorio.

Di Trio è un imprenditore molto impegnato sul fronte della lotta alla mafia, in particolare alle ecomafie. Componente tra i più attivi dell’associazione antiracket «Gaetano Giordano» in passato è stato protagonista di denunce alla magistratura ma anche pubblici esposti attraverso la carta stampata, i giornali on line le tv. Alcuni suoi video sull’inquinamento e le discariche abusive sono stati trasmessi da Today24 ma anche da mass media nazionali quali i canali Rai.

«Non ci fermiamo – dice Di Trio – e già domani cercheremo di ripartire. Ma non è facile, ci hanno sottratto mezzi e attrezzature che al di là del valore economico sono anche complicate da reperire nell’immediato. E noi svolgiamo serie di servizi per conto di amministrazioni locali e ditte ai quali dobbiamo fare fronte. Ci hanno messo in grossa difficoltà. Ad agire sono stati ladri professionisti».

E c’è di più d’un sospetto, in azienda, che oltre al furto qualcuno abbia voluto azzoppare un’azienda scomoda, che in questi anni ha fatto della legalità il proprio biglietto da visita.