logo TODAY 24 Gela
Licata, IT
28°
Clear
REGIONE

Clima pesante all’Ars, tra dubbi e rischio paralisi. Si attendono sviluppi sull’indagine per corruzione e peculato


di Redazione

Clima pesante all’Ars, tra dubbi e rischio paralisi. Si attendono sviluppi sull’indagine per corruzione e peculato
attualità
2 Lug 2025

Cosa accadrà all’Assemblea regionale siciliana scossa dall’inchiesta sulla corruzione che ha coinvolto il presidente Gaetano Galvagno? È quanto si chiedono molti parlamentari all’indomani del dibattito in aula. L’Ars continuerà a svolgere le sue funzioni seppur in un clima non proprio idilliaco oppure rimarrà paralizzata fino a quando non arriverà la decisione della Procura di Palermo sull’inchiesta? Galvagno è indagato per corruzione e peculato. Prima della pausa estiva d’inizio agosto in ballo ci sono almeno tre disegni di legge ritenuti fondamentali: la riforma dei consorzi di bonifica attesa da decenni, il testo sugli enti locali e le variazioni di bilancio. La decisione della Procura, per una eventuale archiviazione o richiesta di rinvio a giudizio, potrebbe invece arrivare a fine mese. Secondo l’opinione di molti è impossibile che l’attività parlamentare proceda come se nulla fosse, in questo senso, Pd e M5s, aspettano le mosse del governo Schifani, in gran parte presente ieri in aula quando Galvagno ha parlato dell’indagine in cui è coinvolto senza entrare nel merito delle contestazioni “per rispetto di chi sta indagando” e respingendo le richieste di dimissioni arrivate via social o di auto-sospensione fatta dal deputato Ismaele La Vardera. Tra i banchi del governo, all’Ars, non c’era l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata (FdI), anche lei indagata per corruzione. Il presidente Renato Schifani avrebbe appreso dell’indagine direttamente dal suo assessore, ma solo pochi minuti prima che la notizia fosse pubblicata dai media, 24 ore prima del dibattito parlamentare di ieri, nonostante gli avvisi di garanzia fossero stati notificati mesi fa. A tenere i rapporti con l’opposizione in Assemblea da un anno circa è Galvagno, la cui opera di mediazione è riuscita a far incassare al governo risultati importanti, come l’ultima manovra di bilancio approvata a fine anno, anche se la fase di collaborazione ha suscitato polemiche per le cosiddette norme-mancia ai deputati in un clima di pax parlamentare con qualche mal di pancia che ha alimentato dissapori tra il gruppo parlamentare del Pd e la segreteria regionale dem. Per il capogruppo del M5s, Antonio De Luca, “la vicenda Galvagno che come emerge dalle intercettazioni sembrerebbe tutt’altro che una sottigliezza, impone all’Ars un cambio di passo; in attesa degli esiti dell’indagine condotta dalla Procura, occorre rivedere immediatamente il sistema dei finanziamenti, cominciando a far sparire i maxiemendamenti fatti in aula dai testi delle leggi finanziarie, dietro ai quali può nascondersi di tutto. Partiamo immediatamente, già con la prossima manovra economica”. E a Schifani dice: “Ricordi di essere il presidente della Regione, se ne infischi delle direttive romane e tolga una volta per tutte l’assessorato al Turismo a Fratelli d’Italia, dove i meloniani stanno facendo solo grandi sfracelli”.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.