logo TODAY 24 Gela
BUTERA

Coronavirus: medico e operatore sanitario accerchiati mentre eseguono un tampone. «Così fate terrorismo»


di Redazione

Coronavirus: medico e operatore sanitario accerchiati mentre eseguono un tampone. «Così fate terrorismo»
cronaca
11 Ago 2020

Medico e operatore del soccorso accerchiati mentre andavano a fare un controllo su un paziente sospetto Covid. In realtà non c’è alcun nuovo caso. Sgombriamo ogni dubbio. E i tamponi sinora eseguiti, ormai da un paio di mesi, sono tutti negativi. Tranne nel caso dei due fratelli autisti, entrambi positivi, e di un loro congiunto (sono Butera ma uno di loro vive a Gela). Contagiati da un immigrato. Ma proprio grazie al grande lavoro dei medici, ai tamponi, alla prevenzione, non abbiamo avuto e speriamo di non avere altri casi.
I fatti.
Sono le 21 di ieri quando l’auto medica incaricata dall’Asp con a bordo un operatore sanitario accompagna un medico del servizio Usca (Unità speciale di continuità assistenziale) a visitare un paziente di Butera. Se presenterà sintomi dovrà essere sottoposto a tampone.
L’unità medica era stata allertata poco prima dalla Centrale Operativa che a sua volta era stata informata di un caso da attenzionare.
Medico e operatore prima di accedere all’abitazione indossano i dispositivi di protezione individuale: tuta, mascherina e visiera protettiva. Solo che l’ora e la zona (centro storico di Butera) trasformano questo semplice gesto in motivo di derisione da parte di alcuni ragazzi.
Il medico esegue la prestazione, visita il paziente e poi lascia l’abitazione per riferire alla Centrale l’esito dell’accesso. Probabilmente il paziente dovrà essere sottoposto a tampone.
E a quel punto si scatena il paradosso. I due sanitari, con ancora addosso la tuta, vengono presi di mira e bistrattati. «State allarmando la cittadinanza» dice qualcuno. «Fate terrorismo».

Volano ancora epiteti e il medico è costretto a chiamare i Carabinieri.

Quando arriva la Jeep «Renegade» del 112 in centro a Butera torna la calma.

Come può accadere che due operatori mandati a soccorrere e vengono accerchiati?
Comprendiamo il delirio. Il Covid ha fatto veramente male. Non solo a chi è stato contagiato, ha sofferto, o peggio ci ha rimesso la vita. Proprio come tanti colleghi dei due operatori sanitari accerchiati ieri sera a Butera.
Il Covid ha fatto male a tutti noi. Con la quarantena. Con la paura. Inoculando in ognuno di noi una fobia terribile, che proviamo e vogliamo esorcizzare a tutti i costi.
Più volte anche Today24 ha subito attacchi sui social solo per aver scritto di tamponi e casi sospetti. Solo per aver dato una notizia. Ma ormai queste notizie, anche se vere, ci spaventano. Non vogliamo più leggerle sui giornali. Vogliamo dimenticare.
Purtroppo però il Nuovo Coronavirus è tutt’altro che debellato. Sarà la Scienza a dirci se e quando potremo definitivamente abbassare la guardia.
Paradossale è poi il voler inveire contro chi, come il medico di ieri sera, viene chiamato a compiere il proprio dovere.
L’episodio è stato stigmatizzato dal sindaco di Butera, Filippo Balbo. Con un richiamo ai cittadini a rispettare chi compie il proprio dovere, chi ci cura o previene focolai.
Aiutando semmai e aiutandoci. Rispettando le regole più elementari e oramai diffusamente ignorate: mascherina, distanza fisica e igiene continua delle mani.

«A malincuore – scrive Balbo – constato che a Butera si è trasportati da una eccessiva preoccupazione che sfocia, a tratti, nel malcostume, riguardo il pericolo Covid. Così capita di perdere il controllo quando si vede effettuare un tampone al punto di bloccare gli stessi esecutori, i quali, invece, fanno il loro dovere nell’interesse della comunità. Altresì capita di allontanare e isolare i buteresi che vivono nel Nord o all’estero, rientrati per le ferie, quasi fossero appestati, nonostante indossino la mascherina e rispettino le distanze».
Poi l’appello, un po’ stizzito, del primo cittadino.
Nessuno si preoccupa, invece, degli assembramenti che si generano in vari luoghi dell’abitato e per i motivi più svariati. È un paradosso che non onora il buon comportamento dei buteresi che invito, diversamente, ad essere più rispettosi delle regole e dei propri concittadini, amici e visitator. A oggi, menomale, a Butera non ci sono criticità e, se dovessero essercene, sarò io stesso a darne notizia».


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.