Giovani talenti del basket di casa nostra crescono e si fanno valere in campo provinciale. Un progetto molto promettente è quello portato avanti dalle società sportive Canguro e Ideal Azzurra con l’Under 17. «Uno degli obiettivi – dice Patrick Giarrizzo – che ci siamo prefissati a inizio stagione tra le due società è stato quello di costruire insieme un gruppo di giocatori che lavorasse insieme per creare un’unica famiglia, un gruppo che potesse giocare insieme per un obiettivo comune e per farlo con successo i giocatori hanno dovuto fidarsi sia di noi Coach che gli uni degli altri». Target centrato, la squadra ha ben figurato al cospetto di società ben strutturate e che da tempo curano la categoria Under 17, piazzandosi all’ottavo posto, buon abbrivio per una debuttante. Forse meglio ancora si poteva fare disponendo di strutture più adeguate. Con il palestrone Itis inagibile e il Palalivatino disponibile a pagamento per le sole sfide ufficiali, l’unica alternativa per gli allenamenti è la palestra della «Giudici». Piccola nota di richiamo per chi amministra lo sport a livello comunale e provinciale.
«Attraverso la collaborazione – spiega coach Giarrizzo – la fiducia reciproca e l’adattabilità abbiamo cercato di trovare tutti quegli elementi che fanno di un gruppo una squadra, con la consapevolezza che senza l’apporto di ciascuno non era possibile arrivare al risultato. Ringraziamo tutti i nostri ragazzi e auguriamo tanti successi sportivi a chi ha deciso di andare altrove, a chi potrebbe essere stato attratto da un progetto sportivo più ambizioso, da un ruolo più importante in un’altra squadra o semplicemente da un ambiente che ritiene più stimolante».

Giarrizzo cura la parte sportiva con un altro pilastro del basket locale, Francesco Cavallo. Del roster fanno parte Flavio Giulio Giarrizzo (cap), Fabian Provinzano, Francesco Gallo, Andrea Martines, Flavio Cavallo, Emanuele Roveccio, Walter Lamberto, Gioele Sabatini, Simone Lo Iacono Simone, Inno Cannavò, Marco Toscano, Vincenzo Scicolone, Gabriele Cafà, Mattia Cafà, Simone Rolla e Filippo Vella.