Gela: carabiniere accusato di violenza e atti sessuali. Il pm gli notifica l’avviso di chiusura delle indagini
di Redazione

Un accusa pesante quella che viene mossa nei confronti di un carabiniere, padre di un bambino, e catechista: violenza e atti sessuali con minorenni. La Procura, circa due settimane fa, ha esercitato l’azione penale e disposto la conclusione delle indagini preliminari. L’attività viene condotta dalla Polizia giudiziaria, coordinata dal sostituto procuratore Mario Calabrese. Tutto è partito dalla denuncia presentata dalla ex moglie del militare, indagato anche per maltrattamenti in famiglia. Secondo l’accusa l’indagato avrebbe in più occasioni maltrattato la ex moglie, con la quale è in corso una causa di divorzio e avrebbe abusato del figlio, che è stato affidato in via esclusiva alla madre. Qualche mese fa, i legali della ex moglie avevano denunciato che il carabiniere, nonostante le pesanti accuse, fosse ancora in servizio presso l’Arma e fosse secondo i legali “molto attivo nelle attività della Chiesa”.
Dal canto loro i legali del carabiniere fanno sapere “di aver sporto querela nei confronti della ex moglie e di altre due persone” per maltrattamenti nei confronti del minore e che nell’ambito di questo procedimento, che è ancora in fase iniziale “sono stati sentiti alcuni testi” tra cui il militare stesso.
