Gela, iniziato stamattina il flash mob dei commercianti, chiavi e licenze consegnate simbolicamente al Comune
di Redazione
Commercianti sul piede di guerra contro un sistema che non li tutela, contro una serie di eventi che ne ha devastato le attività, contro quel poco ossigeno promesso dalle istituzioni che stenta ad arrivare e forse non arriverà mai. Questa mattina alle 10 si sono ritrovati in maniera composta e rispettosa delle regole di distanziamento sociale sulla piazza davanti al municipio. Con mascherine e sventolando cartelli hanno provato a dare un segnale anche agli amministratori locali, prima che sia troppo tardi. In una grande scatola di cartone, hanno gettato simbolicamente le chiavi delle loro attività e le copie delle licenze o certificati camerali. Ovviamente un simbolo, un grido d’allarme.
Non interessa loro, di chi siano le colpe, se il Comune, la Prefettura, la Regione siano direttamente o indirettamente interessate da questo percorso di sostegno alle imprese. Ma una cosa è certa: tutte le partite iva sono in preda a una crisi senza sbocchi. Commercianti, esercenti di bar e ristoranti, artigiani, barbieri, ma anche liberi professionisti (come giovani avvocati e commercialisti, falcidiati dal lockdown), scenderanno in piazza. Per una protesta composta ma decisa. E ben riuscita vista l’ampia partecipazione.
Alla testa della protesta c’erano Armando Grimaldi, presidente della Fipe, Rocco Pardo, presidente di Confesercenti e Antonio Ruvio, presidente di Casartigiani del Golfo.