Gela: Condotta agraria a rischio, incontro stamane per scongiurare la chiusura
di Redazione

Si cerca di scongiurare la chiusura dell’ex Condotta agraria di Gela. Stamane il sindaco, Lucio Greco, ha incontrato il dirigente dell’ispettorato dell’Agricoltura, Giuseppe Calafiore, e il responsabile dell’ufficio periferico del servizio fitosanitario, Giuseppe Santoiemma. Sul tavolo sia i problemi del comparto agricolo che il rischio chiusura di alcuni uffici sul territorio gelese, a seguito della delibera di giunta regionale 107 del 23 febbraio 2021.
Tale delibera ha come obiettivo la razionalizzazione degli spazi occupati dagli uffici pubblici, al fine di ridurre la spesa per le locazioni passive della Regione, attraverso l’incentivazione del lavoro agile, il collocamento progressivo in quiescenza e l’accorpamento di uffici e strutture del dipartimento dell’agricoltura. La rimodulazione degli assetti organizzativi della Regione prevede anche la soppressione di una serie di strutture dirigenziali sparse sul territorio siciliano da trasformare in uffici semplici “a condizione – si legge testualmente – che i Comuni stessi garantiscano l’uso in comodato gratuito di propri locali”.
Da qui l’esigenza dell’incontro odierno, per parlare del mantenimento, in futuro, dell’ex condotta agraria e del servizio fitosanitario in città. Come già ribadito più volte dal Primo Cittadino, si farà il possibile per lasciare le strutture operative e sono, per questo, al vaglio diverse soluzioni. “Posso garantire che c’è la massima disponibilità – afferma – a trovare sia i locali comunali alternativi a quelli di via Palazzi, in cui i due uffici in questione sono affitto, sia le risorse umane necessarie. Faremo di tutto per non privare gli agricoltori di questi servizi essenziali. Stiamo parlando di una delle categorie che muovono la nostra economia, dando lavoro a migliaia di persone, tra proprietari di aziende, operai e indotto. Non è possibile che per un problema o un’esigenza ci si debba spostare a Caltanissetta o, peggio ancora, a Palermo. Non lo permetteremo, ed è intenzione mia e dei dottori Calafiore e Santoiemma chiedere la convocazione di un incontro alla Regione entro la fine del mese”.
