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INCIDENTE | Morti bianche

Gela: operaio morto in raffineria, condannato ex numero uno del sito Eni. Dodici condanne e tre assoluzioni


di Redazione

Gela: operaio morto in raffineria, condannato ex numero uno del sito Eni. Dodici condanne e tre assoluzioni
attualità
11 Feb 2021

Per quella morte bianca oggi ci sono i colpevoli. Il Tribunale di Gela, in composizione monocratica, presidente Miriam D’Amore, ha condannato l’ex numero uno della Raffineria di Gela spa, Bernardo Casa e altri undici tra dirigenti del gruppo Eni, delle aziende esterne impegnate nella committenza e nei processi di sicurezza, ritenuti responsabili della morte di Francesco Romano, 30 anni, rimasto ucciso all’interno del petrolchimico il 28 novembre del 2012, colpito da un grosso tubo in ferro. Fu una tragedia, un incidente sul lavoro, ma secondo il giudice monocratico non esente da responsabilità personali e aziendali. L’ex numero uno di «Rage» la raffineria del gruppo Eni, è stato condannato alla pena di un anno e 8 mesi.

Oltre all’ingegner Casa sono stati condannati Fabrizio Zanerolli, Nicola Carrera (tutti a un anno e 8 mesi, pena sospesa), Mario Giandomenico (un anno e 6 mesi, pena sospesa), Marco Morelli, Alberto Bertini, Patrizio Agostino (tutti a un anno e 8 mesi, pena sospesa), Angelo Pennisi (un anno e 6 mesi, pena sospesa), Sandro Iengo, Rocco Fisci (un anno e 8 mesi, pena sospesa), Salvatore Marotta (un anno e 4 mesi), Serafino Tuccio (un anno e 8 mesi), Vincenzo Cocchiara (un anno e 6 mesi).

Composte le parti civili che hanno sempre assistito alle udienze in religioso silenzio. Presenti alla lettura della sentenza la moglie dell’operaio, assistita dall’avvocato Salvo Macrì, i figli e i genitori, patrocinati dagli avvocati Joseph Donegani ed Emanuele Maganuco.

Il tribunale ha rilevato profili di responsabilità nell’intera filiera del processo industriale, dalla committente, alle aziende esecutrici, alle strutture di controllo.

Gli imputati, infatti, saranno chiamati a risarcire le parti civili e con loro le società . Tutti a eccezione di Casa, Zanerolli e Raffineria di Gela stante all’intervenuta revoca di costituzione di parte civile. I danni saranno liquidati in separata sede civile. Mentre, in via provvisionale, il Tribunale ha riconosciuto il pagamento delle spese processuali del primo grado di giudizio liquidate in 4.500 euro per ciascuna parte civile. Inoltre, Raffineria di Gela spa, Pec srl, Sgs Sertec srl e Cosmi Sud srl sono state dichiarate responsabili di illecito amministrativo. E, per effetto della condanna, dovranno versare 300 quote del valore di 500 euro ciascuna.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.