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Gela: il liceo classico si rinnova, inaugurati i locali dopo i lavori. Stamattina il taglio del nastro


di Desideria Sarcuno

Gela: il liceo classico si rinnova, inaugurati i locali dopo i lavori. Stamattina il taglio del nastro
attualitàUncategorized
6 Ott 2025

Un liceo, mille emozioni indimenticabili. Se a un qualunque liceale venisse detto “Sai questi anni non tornano più”, è facile che questi tiri un sospiro di sollievo e risponda: “Menomale, non vedo l’ora finiscano”. La storia, la conosciamo bene. Da tempo immemore, il liceo Classico «Eschilo» ospita generazioni e generazioni di studenti. Ma c’è una cosa che accomuna tutti: il legame verso un luogo che si affaccia sul mare cristallino e che profuma di casa. Anche la giornata più difficile, tra una versione e un compito in classe, sfuma velocemente perché basta guardare il proprio compagno di banco per capire che non si è mai davvero soli. Affrontare lo studio matto e disperato del classico greco o di Kant, diventa possibile. Per ben due anni, l’«Eschilo» è stato un cantiere e tanti studenti sono stati costretti a traslocare in aule diverse, di altri istituti limitrofi. Oggi, ad affacciarsi sul mare, è un complesso del tutto nuovo e rinnovato, pronto a riaccogliere i suoi studenti. Niente più pendolari, di nuovo tutti sotto lo stesso tetto.
«Un giorno atteso, desiderato, costruito con pazienza». Sono le parole del dirigente scolastico, Maurizio Tedesco, in apertura della cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali. «In questi ultimi anni – afferma – abbiamo compreso quanto sia importante disporre di istituti scolastici adeguati. La scuola è presidio educativo ma soprattutto di civiltà, di sicurezza. Deve essere all’altezza dei bisogni degli studenti che lo vivono ogni giorno. Avere aule accoglienti e sicure non è un lusso ma rappresenta l’esercizio di un diritto».
La scuola ha dovuto adattarsi a soluzioni temporanee ma nessuno ha mai perso di vista l’obiettivo, quello di tornare a “casa”. «Questo periodo ci ha insegnato molto sulla resilienza e sul senso di appartenenza. Ora guardiamo avanti, insieme. Che questi spazi rinnovati siano sinonimo di rinascita. Adesso, torniamo a vivere la nostra scuola» conclude.

Stamattina, in aula magna, diversi momenti hanno scandito la cerimonia inaugurale. A dominare la scena, il dramma eschileo “Eumenidi”, che riecheggia le parole: pace e giustizia. Una storia che racconta di come le strade dell’odio e della vendetta, portino esiti funesti e mai giusti. “La pace non è silenzio, la giustizia è il fondamento di una società civile.” Questa, la morale, di cui si fa portavoce la dea Atena, a cui presta volto la studentessa Flavia Barletta. In tempi di guerra, la scuola è una palestra in grado di forgiare e risvegliare le coscienze, attraverso un’autonomia di giudizio. Se c’è una cosa di cui non si può essere privati, questa è la conoscenza. A ricordarlo è il presidente del Libero consorzio comunale e sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro.

«Studiare è fondamentale – le parole del presidente – gli studenti trascorrono in aula la maggior parte del loro tempo. Per questo è importante la vivibilità degli ambienti scolastici. I docenti forniscono gli strumenti, ma il futuro siete voi studenti».

Immancabili gli auguri del sindaco, Terenziano Di Stefano e della presidente del consiglio comunale, Paola Giudice, la quale non nasconde l’emozione ricordando i suoi anni al liceo.

«Tornare qui è speciale – afferma – perché questo è stato il mio liceo. Erano anni che non tornavo, e se potessi, lo sceglierei altre mille volte. L’importanza di quelle ore infinite trascorse sui libri, l’ho compresa solo dopo».
È una volta varcata quella soglia, la stessa che per cinque anni si attraversa distrattamente, che si comprende l’unicità di quei momenti.

«Prima eravamo divisi e sparsi altrove ma adesso finalmente siamo tutti insieme. Abbiamo una nuova scuola, tutta nostra. Tocca a noi valorizzarla» dicono emozionati i rappresentanti d’istituto Nicola Minardi e Alessandra Trovato. Un’organizzazione curata nei minimi dettagli e che vede, dietro le quinte la dedizione dei docenti, tra loro le insegnanti Lella Oresti, Concetta Massaro e la vicepreside Maria Concetta Goldini. Il loro lavoro, svolto con passione, non si ferma dentro le mura delle aule, ma esce fuori. Cammina sulle gambe dei ragazzi, si fa consapevolezza. Infine, la presentazione del nuovo logo d’istituto curato e ideato dalla prof.ssa Antonella Salerno. Un progetto grafico pensato per rappresentare l’identità, i valori e la missione educativa dell’Eschilo, un istituto che guarda al futuro tra “lògos, paideia, agòn e musikè”. A coronare il momento finale, l’esibizione canora della famiglia Scerra, con Giuseppe, Ester e il bravissimo pianista Simone. Proprio Ester e papà Giuseppe sono reduci della trasmissione “Io Canto Family”, un vero orgoglio gelese.
Adesso, quel liceale dell’inizio, desideroso e smanioso di finire la scuola, lo guardiamo con occhi diversi. Potremmo persino prevedere il resto della sua storia, che in verità, è anche la nostra. A distanza di qualche anno dalla maturità, se gli venisse ricordato di quella mattina, all’inaugurazione del suo liceo, quando sorrideva contento con i compagni e i suoi occhi brillavano, una cosa è certa.
Se esistesse, userebbe una macchina del tempo per tornare indietro e gioire un’ultima volta per il suono della campanella. Rivivendo sulla propria pelle quella sensazione, di irripetibile spensieratezza.


Desideria Sarcuno
Da sempre appassionata di scrittura, durante gli anni al liceo Classico si avvicina al mondo della comunicazione. Frequenta la facoltà di Giurisprudenza. Ama la musica, le buone letture e il mare.