Gela: il ricordo del vescovo, quel dono prezioso della visita in diocesi di papa Francesco
di Redazione

I vescovi di Piazza Armerina e Caltanissetta ricordano commossi papa Francesco. Bergoglio che fu in visita nella diocesi il 15 settembre 2018 per quella missione pastorale nelle «periferie» del papato, privilegiando gli angoli del pianeta meno in luce, se non dimenticati, e così ha acceso i riflettori su realtà che rischiano di essere perennemente in secondo piano. «Nessuno di noi vive per se stesso – scrive monsignor Rosario Gisana, citando un brano della Lettera ai Romani – e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore; se moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore».
«Tale è stata – afferma il vescovo – l’esperienza umana del Santo Padre Francesco, che oggi ha concluso il suo percorso oblativo nella Chiesa. Sia benedetto il Signore, che ha elargito a tutti i battezzati l’annuncio della verità evangelica e ha manifestato, nel ministero di papa Francesco, le sconfinate meraviglie della sua misericordia: quella misericordia che apre le braccia ad ogni uomo che cerca Dio, mentre anela alla salvezza e vive nell’esercizio operoso della speranza che non delude. Memori sempre del dono prezioso della sua visita pastorale alla nostra Chiesa diocesana, preghiamo il Dio della pace, perché accolga il suo servo Francesco nel suo Regno e gli conceda la ricompensa riservata ai suoi servi fedeli».
Altrettanto toccanti le parole di monsignor Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta.
Alla notizia della dipartita del papa, in presule, ha rivolto l’annuncio alla Chiesa locale, con profondo cordoglio e tristezza, invitando a pregare per l’anima del defunto Pontefice e per la Chiesa universale, che attraversa un momento di grave transizione. Il vescovo rammenta le più importanti tappe del Pontificato di Francesco che si è svolto “all’insegna della misericordia, come ricorda il suo motto episcopale, Miserando atque eligendo, “perdonare e scegliere”. Esse hanno inciso – afferma – nella Chiesa mediante importanti riforme che le permettono oramai di affacciarsi nel mondo contemporaneo e di dibattere con esso su temi di strettissima attualità”. Il Vescovo ha ricordato poi le volte in cui ha incontrato Papa Francesco, “non soltanto in occasione delle due visite, ma anche in altre circostanze, nelle quali ha esposto il cammino della nostra Chiesa diocesana, confrontandosi con lui e ricevendone la benedizione”.
