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CORONAVIRUS | Santa Barbara Hospital

Gela: infermiera con febbre lieve, scatta la quarantena nell’intera Rsa. «Test negativi». Ora si attendono i tamponi


di Redazione

Gela: infermiera con febbre lieve, scatta la quarantena nell’intera Rsa. «Test negativi». Ora si attendono i tamponi
cronaca
29 Apr 2020

Nessun allarme, ma semplici regole di contenimento del coronavirus. Questo in sintesi il caso risalente ad alcune ore addietro che ha indotto il direttore dello Spemp (Unità di epidemiologia dell’Asp), Carmelo Iacono, a mettere in quarantena un’intera struttura, l’Rsa del Santa Barbara Hospital. Un’ala della clinica, non in collegamento con la struttura sanitaria principale, è off limits dalla scorsa notte, quando l’ordine dell’Asp è stato notificato a ognuno degli interessati. Medici, infermieri, pazienti sono in quarantena fino a quando non si avrà l’esito dei tamponi. Ma il rischio di casi Covid 19 sarebbe bassissimo, se non inesistente. Come è la stessa clinica a precisarlo, con una nota in cui viene ricostruita l’intera vicenda.

«Il 25 aprile – scrivono dalla direzione di via Minerbio – l’Asp ha ricevuto le schede di auto monitoraggio giornaliere provenienti dalla Rsa del Santabarbara Hospital. Una delle schede segnalava un’infermiera della Rsa con temperatura corporea a 37, senza nessun altro sintomo se non una lieve anosmia, disturbo che può presentarsi in corso di malattia da Covid 19 ma in questo caso ascrivibile con ogni probabilità ad una sinusite. Per la sicurezza di tutti gli assistiti e a tutela delle loro delicate condizioni di salute, Santabarbara Hospital, ha eseguito in via straordinaria un test sierologico rapido che ha rivelato esito negativo per tutti gli ospiti della Rsa, ai quali già dall’inizio dell’emergenza sono interdette le visite dai parte dei familiari. Inoltre il test sierologico è stato ripetuto a tutto il personale sanitario, sottoposto già a controllo ogni 15 giorni, come da protocollo. Tutti i test rapidi effettuati sul personale hanno dato esito negativo».

«Il 28 aprile – scrive ancora il Santa Barbara – l’Asp ha tempestivamente disposto per la struttura Rsa “l’isolamento domiciliare fino all’esito del tampone rinofaringeo che sarà effettuato con sollecitudine”. Santabarbara Hospital pertanto assicura a tutti gli ospiti della Rsa l’assistenza e la cura di cui necessitano, premurandosi di isolare tutti gli operatori sanitari per tutto il tempo necessario a ricevere l’esito dei tamponi. Sottolineiamo ancora una volta l’efficiente e risolutiva sinergia tra la Asp e la nostra struttura, che, come ribadito nelle scorse settimane, attua ogni giorno controlli puntuali verso tutti i pazienti in ingresso, nonché controlli a cadenza regolare sullo stato di salute del personale sanitario, seguendo i protocolli concordati e sottoscritti con la direzione della Asp».

Nessun caso, dunque, almeno fino a prova contraria del tampone. Ma il test sierologico in questi casi avrebbe rivelato un “segnale”. Ma è giusto prevenire. E anche sottolineare la perfetta catena di comando coordinata dal comune, in prima persona dal sindaco, Lucio Greco, che ha sovrinteso personalmente l’intera macchina del coordinamento.

Intanto è stato graziosamente offerto ed eseguito il test sierologico, a titolo gratuito e dimostrativo, ad alcuni impiegati del comune (messi), tra i più esposti per via della loro attività di contatto con la popolazione. Tutti risultati negativi. Il che attesta che il virus in città è assolutamente sotto controllo.

(Nella foto grande il direttore sanitario del Santa Barbara Hospital, Emanuele Giarrizzo).


Redazione
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