I pm della procura di Gela, titolari delle indagini sulla morte del piccolo Loris Rodoti, hanno iscritto due persone sul registro degli indagati. Entrami sono accusati di omicidio stradale. L’inchiesta riguarda la morte del bambino di 9 anni, investito da una Lancia «Y», il 28 gennaio scorso, mentre giocava in bici nei pressi della abitazione di famiglia, nel quartiere Settefarine. Secondo le prime indiscrezioni, sul registro degli indagati, sarebbero finiti i nomi della donna che guidava l’auto, una giovane di 29 anni e di un uomo di 39, che era al suo fianco al momento dell’impatto. Il bimbo, dopo l’incidente, era stato trasferito al pronto soccorso del «Vittorio Emanuele» e da lì a poco, in elicottero, in un ospedale di Catania. Dopo diversi giorni era stato dimesso ma poco dopo aveva iniziato ad accusare stanchezza e problemi respiratori.

I genitori, allarmati, lo avevano condotto nuovamente in ospedale, a Gela, dove i medici avevano riscontrato una grave insufficienza respiratoria, disponendo il trasferimento in elicottero al «Civico» di Palermo. Ospedale in cui Loris è deceduto sabato scorso, cinque giorni dopo il ricovero. Le indagini sono coordinate dalle procure di Gela e Palermo.

(Nella foto grande, in alto, la scena dell’incidente con la Lancia «Y» in primo piano e la bici del bambino sullo sfondo. Sopra il piccolo Loris Rodoti, deceduto un mese dopo l’incidente)