Gela: indagini sulla strana puzza, la procura conferma. I sospetti si concentrano sull’area del fiume
di Redazione
«Massima è l’attenzione di questo ufficio e di tutta la polizia giudiziaria impegnata sul territorio a esposti e denunce sul delicato tema della tutela dell’ambiente». Lo scrive il procuratore della Repubblica facente funzioni, Lucia Musti, informando la cittadinanza che indagini sono in corso per risalire alla strana e insopportabile puzza di pesce marcio che da giorni rovina le serate di residenti e turisti, in particolare nell’area est della città, quella più vicina all’area industriale e contigua al fiume. Già, proprio sul Fiume Gela si sarebbe concentrata l’attenzione degli investigatori, i Carabinieri, che procedono assieme ai tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente.
«La Procura – scrive Musti – in merito ai fatti di recente denuncia aventi a oggetto la presenza di sostanze maleodoranti nell’aria e nelle acque del fiume Gela, il 16 agosto ha aperto un fascicolo conoscitivo volto ad accertare la dinamica dell’evento ed eventuali responsabilità. Gli accertamenti sono stati delegati ai Carabinieri del Noe – Nucleo Ecologico ambientale – di Gela e al personale dell’Arpa di Caltanissetta».