Amarezza nella comunità locale per un furto con scasso compiuto nella notte da balordi ai danni della Chiesa di Sant’Antonio da Padova, in via Pio X, a Caposoprano. Sconosciuti sono penetrati nella chiesa in piena notte forzando una porta esterna, sul lato sud dell’immobile sacro e poi, dopo aver sfondato un vetro, sono entrati all’interno. Magro il bottino: un calice e una pisside. Forse pensavano si trattasse di oggetti di particolare pregio, in realtà erano solo ornamenti sacri dall’alto valore simbolico, ma semplicemente placcati in oro. Forse più elevato il costo che sarà necessario per riparare i danni causati dall’intrusione che non quello reale del bottino trafugato. Alcuni fedeli, stamane, ipotizzavano perfino qualcosa di sacrilego, poiché a terra vi era la presenza di diverse ostie sparse. In realtà, durante le fasi concitate della fuga, il malvivente (o i malviventi che fossero) hanno semplicemente vuotato la pisside e gettato a terra le ostie.

Sul posto, stamane, sono arrivati gli agenti del commissariato, che hanno in carico le indagini, con il supporto dell’Arma.
«Sono fatti che dispiacciono – le parole di don Michele Mattina, parroco di Sant’Antonio, già vicario foraneo della chiesa locale – anche se purtroppo non è la prima volta che qualcuno entri in chiesa di notte, forzando le porte. Gli oggetti trafugati non hanno valore economico. Ne hanno però per noi e i fedeli perché si tratta di vasi sacri. Possiamo solo sperare che fatti come quello della scorsa notte non accadano più».
Polizia e Arma dei carabinieri avrebbero già stato e fermato due donne.

La loro posizione è attualmente al vaglio dei Pm.
Potrebbe trattarsi del gesto di balordi, spinti dal desiderio di raccattare qualche spicciolo.