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Gela: l’aria che tira a scuola, prof e bidello in ospedale. «Ma dare etichette sarebbe sbagliato»


di Redazione

Gela: l’aria che tira a scuola, prof e bidello in ospedale. «Ma dare etichette sarebbe sbagliato»
cronaca
10 Mar 2023

Non tira una bella aria in una scuola superiore della città di Gela. Un insegnante e un collaboratore scolastico, nei giorni scorsi, hanno fatto ricorso al Pronto soccorso del «Vittorio Emanuele», si sono fatti refertare. Il primo per crisi d’ansia dopo un episodio con alcuni ragazzi. Il secondo perché, ieri mattina, a suo dire, sarebbe stato colpito nel corridoio dell’istituto. Studenti turbolenti e bullismo? No. Sarebbero uno stereotipo troppo facile e immediato, che non descriverebbe due episodi invece molto diversi tra loro, vicende già attenzionate dalla dirigente scolastica e dal corpo docente. Nel primo caso, quello dell’insegnante, sarebbero stati già presi provvedimenti adeguati. Il secondo, quello del ‘bidello colpito’, è ancora da verificare. La scuola, in realtà, è un’ottima scuola. Con un’offerta formativa all’avanguardia. E i ragazzi sono eguali a tanti studenti loro coetanei. Vivaci, spesso distratti. Ma fondamentalmente… ragazzi.
«Nessuno però – ci racconta una fonte – si è mai permesso di colpire o aggredire in questa scuola. Non parlate di bullismo perché sarebbe un non senso. Non sforniamo teppisti».
Certo, i tre anni di Covid, bene non han fatto.
«Si è persa la scolarizzazione – argomenta un altro addetto ai lavori – operare è diventato difficile».
La cronaca. Giorni fa un insegnante si è fatto refertare per forte stato ansioso. I suoi modi troppo fini e gentili avevano suscitato qualche goliardata allusiva da parte degli studenti, ferendo la sensibilità del professore, il quale è finito in ospedale coi nervi a pezzi.
«Nessuna aggressione – precisa una fonte – solo parole». Anche se le parole, spesso, fanno male più d’uno schiaffo.
Ieri mattina il secondo episodio.
Un collaboratore scolastico di 64 anni, originario di un comune limitrofo, ma vita e lavoro a Gela, carattere un po’ giocoso (e pare qualche problemino di salute), è stato trovato a terra in corridoio, nei pressi di uno sgabuzzino. Ai medici avrebbe riferito di essere stato colpito: uno scambio di battute con i ragazzi, poi un colpo: un qualcosa iniziato tra i sorrisi e poi finito male? Ai medici questo sarebbe stato raccontato. Ma qualcuno, invece, afferma che potrebbe essere scivolato. E che il referto medico colliderebbe un po’ con la prima sommaria.
Dove sta la verità? Lo stabiliranno le parti interessate.

La vicenda è delicata. Ci sono in mezzo minori, lavoratori e sensibilità diverse. Materia da trattare con attenzione.
Quello che però ci lascia questa storia, accaduta a Gela, in una scuola come tante (ma poteva essere Caltanissetta, Messina, Prato o Pordenone), attiene invece alle difficoltà con cui si confronta giornalmente il mondo dell’istruzione.
Istituzioni in trincea, insegnanti mal pagati (rispetto alla media europea), ragazzi segnati dai tre anni di emergenza pandemica, famiglie che non sempre collaborano o aiutano. Più inclini a dire «lei ce l’ha con mio figlio» invece che dispensare una più salutare ed efficace tirata di orecchie.

(Nella foto d’archivio tre ragazzini di spalle, seduti su un muretto).


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.