Ci sarebbe una disputa familiare molto accesa e violenta dietro alla misteriosa sparatoria avvenuta il 7 gennaio scorso in città. In particolare i rapporti molto al limite tra due uomini, suocero e genero. E la novità che emerge dietro a questo mistery in chiave locale che tanto aveva incuriosito i lettori nei giorni scorsi. Nessun gesto della criminalità organizzata o inquietanti scenari dipinti dal tam tam di voci circolate nell’immediatezza. Quella sera la Polizia intervenne in via Palazzi, dove era stata intercettata una Peugeot «308» con targa francese e un grosso buco su un finestrino. Le indagini, vista la delicatezza del caso, scattarono tempestivamente e nel modo più riservato possibile. Tuttavia, la presenza di alcuni agenti in borghese che si aggiravano con torce e altri dispositivi attorno alla «308», finì per attirare in zona molti curiosi. E bene ricordare che stiamo parlando di via Palazzi all’ora di punta. Sul posto intervenne pure il carro attrezzi. L’auto venne caricata sul mezzo di soccorso e trasferita nei garage del commissariato dove nelle ore successive venne ispezionata dalla polizia scientifica. E dai rilievi sarebbero emersi vari indizi, tra i quali delle tracce di sangue.

L’auto venne intercettata in via Palazzi ma l’esplosione dei colpi di pistola era avvenuta altrove, nella periferia della città. Per questo diverse pattuglie concentrarono le indagini nei pressi del cavalcavia di via Venezia, presidiato per ore da diverse pattuglie del commissariato alla ricerca delle persone coinvolte.

Stante alle pochissime notizie che filtrano sul caso, il movente della sparatoria sarebbe legato a una disputa familiare giunta alle estreme conseguenze. In particolare tra suocero e genero. Culminata nell’esplosione di alcuni colpi di pistola. Vittima (per fortuna solo ferita di striscio) e presunto attentatore sono già stati identificati dalla polizia.

Nei prossimi giorni potrebbero emergere ulteriori sviluppi.