Gela, Licata critica le decisioni sui tributi. «Scegliere percorsi virtuosi non aumenti»
di Redazione

«Non v’è dubbio che con l’approvazione del pef, l’amministrazione ha intrapreso la strada più facile: aumentare le tasse e gravare sui cittadini virtuosi. La collaborazione con l’opposizione non si deve chiedere solo per decidere le carice istituzionali del consiglio comunale o le commissioni. Non ci saremmo tirati indietro anche per fare delle proposte sul pef, invece hanno convocato un consiglio comunale urgente senza convocare una conferenza di capogruppo per poter discutere e confrontarsi».
Lo dice Giuseppe Licata, coordinatore cittadino della Nuova Dc.
«I nostri concittadini – afferma – non vivono sicuramente in un momento di agiatezza e per noi l’aumento delle tasse produrrà anche un aumento dell’evasione, facendo ricadere il peso di questa situazione sui cittadini che invece pagano i tributi regolarmente. Non vogliamo la politica di don Abbondio, spero ci sia più coraggio in futuro. Noi sottoporremo all’ amministrazione delle proposte e all’amministrazione diciamo che non basta solo esternalizzare il servizio di riscossione tributi, è un’azione troppo semplicistica, bisognerebbe, invece, partire dalla riorganizzazione generale del servizio tributi e da una profonda revisione delle procedure di riscossione in essere».
«Vediamo quali azioni – scrive – intende intraprendere l’amministrazione per uscire dal dissesto, quale percorso di risanamento ci sarà, se l’amministrazione si limiterà ad applicare quasi interamente misure ordinarie di aumento delle tasse e riduzione della spesa, faremo valere le nostre ragioni, tutelando e difendendo gli interessi pubblici della collettività, compressi dalla dichiarazione di dissesto, come il diritto alla buona amministrazione, il diritto all’equa imposizione fiscale in relazione alla capacità contributiva personale, all’istruzione e all’educazione, alla tutela della salute».
