Prima una scarica di pistola, esplosa verosimilmente da una scacciacani, poi l’aggressione fisica ad alcuni componenti di una famiglia che abita nel quartiere Carrubbazza. Sono rimasti fino alle tre di notte in ospedale, per farsi medicare, due fratelli, vittime di un’aggressione maturata nel contesto di una bravata. Era sera quando due ragazzi stavano sistemando il faro di uno scooter, giù in strada. All’improvviso è apparsa una Fiat «Panda» con a bordo tre ragazzi. Uno di loro ha tirato fuori dalla cintola una pistola e ha fatto fuoco, come fosse in una scena di Gomorra. Per fortuna l’arma doveva essere caricata a salve, forse una replica. Al giovane è solo arrivata la fiamma che unita al sibilo gli ha causato un trauma all’orecchio sinistro con sospetto interessamento del timpano. In strada sono accorsi altri familiari. Una sorella, nel tentativo di difendere il ragazzo, è stata colpita al braccio, riportando una frattura. La giovane donna ora è in ospedale. Tra le urla e l’intervento di alcuni vicini i tre teppisti hanno capito che era meglio tagliare la corsa. Sono risaliti in auto e si sono dileguati. Non prima di aver lasciato una sorta di firma sulla scena: hanno lanciato una magnum all’indirizzo della famigliola, che è esplosa deflagrando tra le mura della stradina. Questo i fatti, stante almeno al racconto dei tre, all’arrivo dei soccorsi. Pare che vittime e aggressori non si conoscessero. E si tratterebbe solo di una stupida bravata, che poteva avere esiti ben più gravi. Ma anche questo aspetto è tutto da verificare. Alcuni vicini, allarmati dal tafferuglio, hanno dato l’allarme alle forze dell’ordine. Una pattuglia – secondo quanto filtra – poco dopo ha eseguito un sopralluogo, raccogliendo notizie tra i presenti al fine di inquadrare e verificare l’episodio e lo svolgimento dei fatti.