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BLITZ «AQUARAGIA» | Era ai domiciliari

Gela: chef Borchio scarcerato, il Riesame annulla l’ordinanza. «Sono stati giorni difficili, spero di poter tornare a vivere»


di Redazione

13 Nov 2020

Dagli arresti alla speranza in un mese. Il mondo gli si era capovolto, la foto sui giornali, la vita che si ferma. Chef Borchio, al secolo Daniele Borchio, 51 anni di Caltagirone, vita e lavoro da sempre a Gela, era stato arrestato all’alba del 14 ottobre scorso nell’ambito dell’operazione «Acquaragia». Oggi la prima «boccata d’ossigeno» dopo 29 giorni trascorsi ai domiciliari.

Lo ha deciso ieri sera il Tribunale del Riesame, accogliendo il ricorso degli avvocati difensori (lui è patrocinato dall’avvocato Tommaso Vespo, del foro di Caltagirone), disponendo la scarcerazione dei tre arrestati, oltre a lui Damiano Sciuto, 31 anni e Alessandro Concetto Caldarera di 31 anni, entrambi di Catania. Altri 9 imputati risultano indagati a piede libero, un decimo, nel frattempo, è deceduto.

Ma facciamo una premessa. L’inchiesta, comunque, è in corso. E Borchio, come gli altri, rimane in attesa di giudizio. Sulla vicenda, legata a una maxi frode di Carburanti, hanno indagato i finanzieri del Comando Gruppo di Gela, coordinati dalla Procura. E bisogna attendere, rispettosamente, l’esito del procedimento penale.

Il coinvolgimento di Borchio nell’indagine, i cui risvolti iniziali risalgono a due anni fa, aveva destato non poca sorpresa, essendo, lo chef, molto conosciuto negli ambienti della ristorazione, non solo locale. Negli anni ha lavorato al fianco di autorevoli maestri della cucina siciliana. Una parabola, la sua, dai fornelli d’autore all’inchiesta Acuqragia, che un mese fa lo travolse.

Chef, com’è finito in questo casino?

«Anni fa – racconta – con la crisi della ristorazione mi imbattei in un altro settore. Facevo il procacciatore, anche nel settore dei carburanti. Tutto è nato da lì».

Ora, tornato libero, attende con l’esito del procedimento. E dice di avere massima fiducia nella giustizia.

Ma la vita va avanti, scorre. E lui spera di poter superare il momento, non certo facile.

«Ho perso il lavoro – dice – il ristorante per il quale cucinavo, nel frattempo, ha assunto un altro cuoco. Ma sono pronto a rimboccarmi le maniche e a ricominciare».

Dalla polvere alle cucine. E la parabola che vuol compiere. Inversa rispetto a quella che lo travolse un mese fa.

«Spero – dice – di poter riprendere la mia vita al più presto, rispettoso del corso della giustizia. Per questo lancio un appello. So che il momento è difficile. Ma se qualcuno avesse bisogno di un cuoco io sono qui».

Pronto a impugnare padelle e coltelli. E a dedicarsi alla passione di una vita. La cucina.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.