Gela: lo schianto in cui perse la vita Vittoria Maria, la Procura chiede il giudizio per il ragazzo che era alla guida
di Redazione

La Procura a conclusione di indagini ha chiesto il rinvio a giudizio di un giovane, oggi ventunenne (V.G. le iniziali) con l’accusa di omicidio doloso. Sarebbe responsabile della morte di Vittoria Maria Caruso, deceduta due anni fa, la sera del 17 marzo 2019 in un terribile incidente. L’auto sulla quale viaggiavano i due ragazzi si ribaltò, finendo sul ciglio della strada. Per la giovane non ci fu nulla da fare. Vittoria Maria aveva 17 anni. Lui 19. Secondo la tesi della procura il ragazzo Il ragazzo «ponendosi alla guida dell’autovettura di proprietà della madre – secondo l’accusa – cagionava la morte della giovane. Nei confronti del predetto si procede anche per guida della predetta autovettura in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti quali cannabis».
Pochi giorni dopo l’impatto il ragazzo era stato segnalato per l’ipotesi di di omicidio stradale. Accusa che oggi la Procura ha tramutato nel capo di imputazione ben più grave di omicidio doloso.
Erano stati gli agenti del commissariato a svolgere le indagini, accertando, già nella prima fase, una prima ricostruzione dell’incidente. Lo schianto avvenne su un tratto di rettilineo dell’agglomerato industriale, impropriamente definito “tre chilometri”. La Fiat Panda su cui viaggiavano, dopo un primo impatto contro il guardrail si era ribaltata.
(Nella foto grande, in alto, la Fiat «Panda» sulla quale trovò la morte la diciassettenne)
