Gela: lunedì si torna in classe, manca solo l’ufficialità . L’Asp: «Dati confortanti». Greco: «Ringrazio i cittadini»
di Redazione

Gela si allinea alla curva regionale e la tendenza è a scendere, quindi tra qualche giorno sarà in linea con il dato provinciale. Ma attenzione a non abbassare la guardia. È quanto emerge dal vertice in videoconferenza tra comune e Asp che si è svolto nel pomeriggio. Per il comune era presente il sindaco, Lucio Greco, con gli assessori Cristian Malluzzo e Nadia Gnoffo. Al centro dell’incontro la riapertura delle scuole, che è stata fissata per il 1° febbraio. Domenica, infatti, scadranno sia l’ordinanza regionale che quella comunale di zona rossa e si lavora per far tornare tra i banchi gli alunni di infanzia, elementari e medie. Per quanto riguarda gli istituti superiori, invece, tutto dipenderà dalle decisioni del Governatore Musumeci, quindi al momento non ci sono certezze.
«Finalmente – commenta il sindaco – sia Franco Iacono che Marcella Santino ci hanno detto le parole che da tanto tempo speravamo di sentire e cioè che il picco è stato superato e la curva è in fase calante, con i casi in diminuzione. Ci stiamo attivando, quindi, per la riapertura delle scuole a partire da lunedì». Santino direttore sanitario dell’Asp e Iacono, direttore dello Spemp, servizio di Sanità pubblica e Infettivologia, hanno quindi fornito rassicurazioni al sindaco e alla cittadinanza.
Greco, a margine dell’incontro, è tornato sulla necessità di avere quanto prima a disposizione un Covid hotel in città, e l’Asp ha garantito che a breve arriveranno risposte concrete in tal senso. Discussa, infine, la possibilità di procedere a controlli congiunti tra Asp e Forze dell’Ordine nei confronti dei positivi in isolamento domiciliare anche per evitare che qualcuno violi le prescrizioni.
Infine una riflessione del sindaco sulle recenti polemiche.
«Da quasi un anno – dice Greco – siamo chiamati a compiere scelte importanti per far fronte a una crisi che non ha eguali dal dopoguerra. Eppure, qualcuno ha cercato di fare polemica anche sul modo in cui è stata gestita l’emergenza, dimenticando che a nessuno è permesso di polemizzare di fronte ai fatti. Quando ho emanato l’ordinanza della zona rossa i fatti parlavano di contagi totalmente fuori controllo, ed è stata la consapevolezza della gravità della situazione e del fragile sistema sanitario della città che mi ha portato a prendere decisioni drastiche e ad usare toni piuttosto forti. Non sono decisioni che ho preso a cuor leggero, ma sapevo benissimo che una ulteriore crescita esponenziale dei contagi avrebbe mandato in tilt il nostro ospedale e provocato un vero e proprio disastro. Questo è il momento in cui non ci possiamo permettere di allentare l’attenzione. Un solo passo falso in questa fase ci farebbe pagare un caro prezzo e ci farebbe entrare di nuovo in una situazione molto difficile da gestire. Ringrazio i cittadini che hanno rispettato le regole e dimostrato di avere fiducia nei miei confronti e mi aspetto due cose, ora, da parte di tutte le forze sane della città: dialogo e collaborazione».
