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COMMERCIO | Natale amaro

Gela: negozi deserti, non si vendono neppure i pastorelli. Grimaldi: «Che mazzata, adesso speriamo nel 2021»


di Redazione

Gela: negozi deserti, non si vendono neppure i pastorelli. Grimaldi: «Che mazzata, adesso speriamo nel 2021»
attualità
20 Dic 2020

Certo la pioggia non aiuta. La domenica della «vigilia» è un insieme di luci grigie che si riflettono sul corso Vittorio Emanuele, bagnato dall’acqua. Ci si mette anche il meteo… Così il commercio rischia il crac. E molti negozianti sembrano perfino stanchi di combattere. Non sono molte le vetrine accese, poche auto per le strade, solo qualche anima in giro per lo shopping natalizio. E non poteva andare altrimenti dopo l’ennesima stangata che l’epidemia Covid ci regala, non risparmiando neppure il presepe. Già, gli addobbi.

«Quest’anno – spiega un commerciante – anche i pastorelli del presepe sono rimasti invenduti. Continuando così possiamo chiudere».

Le conferme arrivano dal vicepresidente di Confcommercio, presidente della Fipe, Armando Grimaldi.

«Purtroppo – dice – confermo le difficoltà e temo che alcuni locali non riapriranno più. Speriamo nel 2021 alle porte, il vaccino può aiutarci molto, io lo farò. Spero che lo facciano tutti. La crisi di questi giorni era prevedibile. I ristori? Chi li ha visti? Danno o daranno quanto già dato con il primo decreto: se hai avuto mille avrai mille. Sono somme non certo adeguate a fronteggiare l’attuale crisi».

Come pubblicato da Today24 nei giorni scorsi, riprendendo uno studio dei Cgia di Mestre, i ristori coprono circa il 2 per cento della perdita subita in questi mesi dai pubblici esercizi.

«Con l’ulteriore difficoltà – dice Grimaldi – che vivono i fornitori. Nessuno li aiuta e il poco spazio di manovra che hanno si ritorce contro di noi, gli esercenti, bar, pasticcerie, ristoranti. Oggi non ti consegnano la materia prima se non dietro pagamento cash».

Una tegola dietro l’altra.

Ma una piccola fiammella dà luce in fondo al tunnel.

«Ristoratori e pasticcieri – argomenta il presidente – possono fare di necessità virtù. Tentare almeno. Organizzandosi con l’asporto. Penso al pranzo di Natale, alla cena della vigilia. A Capodanno. Tutti saremo costretti a stare a casa, ma possiamo uscire per ritirare una cena pronta. O un pranzo di qualità. Renderemo meno tristi le feste e faremo girare quel poco di economia che ci è possibile muovere».

Poi verrà il vaccino.

«Ripeto – dice il presidente / maestro chef – io farò il vaccino, lo farò per dare un esempio. Poi, nei mesi a venire, speriamo di ridestarci dall’incubo e ripartire».

Una speranza, ma anche un suggerimento ai giovani. Le aziende già attive saranno in difficoltà, ma chi parte da zero, un giovane ristoratore, ad esempio, potrebbe cogliere l’attimo.

«Imparando – dice il professor Grimmaldi – dalle difficoltà di oggi, dalla nostra esperienza, sfruttando le agevolazioni che ci sono e ci saranno. Potranno partire con una nuova attività. E darsi un futuro».

E futuro sia, sperando e immaginandolo meno grigio di questo Natale.

(Nella foto Google, in alto, addobbi natalizi; sopra Armando Grimaldi in una recente immagine, scattata nei giorni delle inaugurazione della nuova sede Confcommercio).


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.