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DISCARICA | I rifiuti degli altri

Gela «pattumiera» di Sicilia, la giunta Musumeci non si ferma. Greco: «Grave errore, ci opporremo in tutte le sedi»


di Redazione

Gela «pattumiera» di Sicilia, la giunta Musumeci non si ferma. Greco: «Grave errore, ci opporremo in tutte le sedi»
attualità
15 Giu 2021

Si è volto stamane un incontro dedicato ai problemi all’emergenza rifiuti in Sicilia al quale hanno preso parte i sindaci del comprensorio, Lucio Greco, Filippo Balbo, nella doppia veste di sindaco di Butera e presidente della Srr, Massimiliano Conti (Niscemi e Antonino Cammarata (Piazza Armerina). L’incontro, che segue quello del 7 giugno, promosso dal Comune di Gela, stamane è stato sollecitato dall’assessore regionale all’Energia, Daniela Baglieri, che ha convocato nel suo assessorato anche il dirigente del dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, Calogero Foti.
Secondo i vertici di Palazzo d’Orleans la soluzione dell’emergenza rifiuti in Sicilia passa per Gela. Timpazzo, infatti, dopo la chiusura di alcune discariche in tutto il territorio regionale, è uno dei tre siti, insieme a Motta Sant’Anastasia e Siculiana, individuati a Palermo per lo stoccaggio dei rifiuti dei comuni rimasti senza un sito dove poter conferire.
La Regione – è quindi emerso – intende dar seguito alla propria decisione di conferire a Timpazzo e, in caso di mancata disponibilità del territorio, intimare ai sindaci e alla Srr, mediante ordinanza, di accettare i rifiuti.
L’obiettivo, infatti, è quello di evitare il conferimento fuori dai confini regionali, che comporterebbe costi esorbitanti.

«Ci chiedono – afferma Greco – un ulteriore sacrificio, quello cioè di farci carico dell’emergenza per un periodo di almeno 4-6 mesi. Per non arrivare alla saturazione del sito, la Regione finanzierebbe l’ampliamento e ci agevolerebbe anche con la riduzione dei costi di conferimento in discarica. Personalmente, però, e coerentemente con quanto già detto nelle precedenti riunioni, ho ribadito il mio netto e deciso no. Gela è un’area ad alta crisi sotto il profilo ambientale e non possiamo permetterci di aggravare ulteriormente lo stato di salute del nostro territorio, già pesantemente compromesso».

«Ho anche fatto notare – dice – come sia stato grave il nostro mancato coinvolgimento fino ad oggi, visto che la discarica e l’impianto del Tmb ricadono sul territorio gelese. Mi sarei aspettato che anche gli altri sindaci mantenessero la loro posizione di netta contrarietà, ma così purtroppo non è stato. Mi sono ritrovato solo a difendere le decisioni prese nei giorni scorsi, e duole constatare che, se oggi non mi fossi messo letteralmente di traverso, la Regione avrebbe già deliberato sia l’ampliamento che il raddoppio del conferimento da 450 a 950 tonnellate».
Greco ricorda che, in base al principio di solidarietà al quale non si vuole sottrarre, non si opporrebbe alle richieste dei comuni esterni alla Srr, ma sempre a patto di non sforare le 450 tonnellate giornaliere.

«Quello è il limite – dice – e quello deve rimanere e continuerò a oppormi in tutte le sedi a ogni decisione diversa da questa, perché i gelesi hanno già pagato un prezzo troppo alto in termini di inquinamento. Questa scelta calata dall’alto è sbagliata, inaccettabile e persino irrispettosa nei confronti di una intera comunità, che merita attenzione e non richieste di ulteriori sacrifici. La Regione insiste nel dire che c’è un parere del Cts positivo; io ho ricordato che c’è un altro parere, quello della Lipu, totalmente negativo, anche se, al di là di tutti questi pareri, rimane la netta contrarietà di un’intera cittadinanza, che sta perdendo fiducia nei confronti di tutte le Istituzioni».
Prossimo passo sarà la riunione della SRR, già convocata per pronunciarsi ufficialmente sulla questione alla luce dell’incontro odierno.

«In quella sede – conclude Greco – metterò da parte qualsiasi tipo di interesse o di convenienza politica e ribadirò la mia tesi, con coerenza e in difesa della città».


Redazione
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