Gela: positivi 35 ragazzi su 8750. E 13 insegnanti. Gli assessori: «Le scuole sono sicure e rimarranno aperte»
di Redazione

Gli assessori all’Istruzione, Cristian Malluzzo, e alla Salute, Nadia Gnoffo, stamane hanno affrontato un giro in tutte le scuole, elementari e medie, che, almeno al momento, restano aperte, così come previsto dal Dpcm e dalle ordinanze regionali, e vanno avanti con le lezioni in presenza. «Come più volte sottolineato – scrivono i due assessori – la situazione a Gela è molto delicata e nessuno vuole minimizzare. Gli attuali positivi, tra i pazienti in isolamento e quelli ricoverati sono circa 400, ma il mondo della scuola, fino ad oggi, è stato toccato dall’emergenza, per fortuna, solo in minima parte. I dati forniti ieri mattina in videoconferenza da Asp e dirigenti danno riscontro di 35 alunni positivi su una popolazione scolastica di 8750 ragazzi e 13 docenti che hanno contratto il virus. Mentre 9 classi e 21 docenti sono, attualmente, in quarantena precauzionale».
«Questo – spiegano – vuol dire due cose: il grande lavoro fatto da amministrazione comunale e dirigenti in estate per mettere in sicurezza le scuole ha dato i risultati sperati. E anche quando a scuola un soggetto dovesse essere positivo difficilmente contagerà, perché il rispetto dei protocolli è massimo. Nelle scuole, infatti, sono stati riscontrati solo casi isolati e subito circoscritti, non focolai».
«Il vero problema – spiegano i due amministratori comunali – è al di fuori delle mura scolastiche. I bambini finché la situazione lo permette, devono poter frequentare. La didattica in presenza è fondamentale nei primi anni di formazione scolastica, ma poi, una volta finita la lezione, devono andare a casa e non devono più uscire. Noi li abbiamo ascoltati, e quasi tutti sono contenti di stare in classe e con i compagni. È un piccolo angolo di normalità che si sono ritagliati mentre tutto il resto scompare. Docenti e dirigenti stanno collaborando con l’Asp, gli screening vanno avanti e l’attenzione nei confronti della scuola resta massima. Non escludiamo la chiusura, sia chiaro, diciamo solo che saranno i dati e le decisioni di Governo e Regione a guidarci verso ogni scelta».
«Ai genitori – concludono – chiediamo solo di stare tranquilli. La paura è comprensibile, ma siamo qui e stiamo lavorando per garantire sicurezza, salute e istruzione».
