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CORONAVIRUS | Tra psicosi e realtà

Gela: primo caso, positivo un giovane Ricoverato in ospedale in Lombardia Stop al catechismo, chiuso l'oratorio


di Redazione

Gela: primo caso, positivo un giovane Ricoverato in ospedale in Lombardia
5 Mar 2020

La notizia è ancora ufficiosa, ma certa. Filtra dagli ambienti sanitari e ci dice, purtroppo, che il Coronavirus avanza in maniera inequivoca. E non è certo una circostanza che può sorprenderci. C’è un primo caso di gelese malato di CoVid-19. Un giovane di Gela che vive e lavora in Lombardia. L’uomo è ricoverato in un ospedale della Brianza. E le sue condizioni sono per fortuna buone. Allarmato da una bronchite si era rivolto all’ospedale della zona e al tampone è risultato positivo. Un familiare, che vive a Gela ma aveva avuto contatti con l’ammalato, sta osservando la quarantena. Le istituzioni si mobilitano e provano ad affrontare al meglio l’emergenza anche se le notizie che arrivano da molto vicino (un contagio certo a Enna, centro che per motivi sanitari e universitari e collegato con Caltanissetta, Gela e l’intero hinterland), non tranquillizzano la popolazione locale. Oltremodo preoccupata. Nei due principali ospedali, «Vittorio Emanuele» di Gela e «Sant’Elia» di Caltanissetta, da alcuni giorni, sono iniziate le operazioni per rendere più sicuro l’accesso di eventuali casi sospetti o peggio conclamati.

Alessandro Caltagirone, general manager Asp 2

Le tende di pre filtraggio, scelte come presidio di base per il triage dei casi sospetti, non arriveranno, almeno per il momento. La direzione generale dell’Asp ritiene altrettanto sicuro e più efficace un primo filtraggio attraverso un locale “isolato” all’interno delle due strutture ospedaliere. Sempre in mattinata è arrivato uno “start” per adeguare e rendere più sicure rianimazioni e terapie intensive nei due ospedali che, dunque, si attrezzano ad affrontare eventuali casi gravi. Da giorni medici e infermieri operano con mascherine e guanti in lattice, precauzione che viene imposta anche a tutte le persone che accedono al Pronto soccorso. Misure di rigore vengono adottate in questi giorni anche dal personale del 118. Le ambulanze sono dotate di ogni presidio e i sanitari, dovendo intervenire in caso sospetti, possono utilizzare il kit in dotazione che prevede «scafandro», guanti e occhiali protettivi.

Tamponi.

La notizia, che Today24 ha pubblicato ieri in esclusiva, di un primo caso sospetto, ha suscitato qualche reazione per quanto attiene ai tamponi. Premesso che il caso, relativo a una donna di Gela (aveva avuto contatti nella zona rossa e poco dopo si era ammalata), all’esame del tampone faringeo ha dato esito negativo. Per fortuna. Va detto comunque che, presso l’ospedale «Vittorio Emanuele» come tutti i presidi medici, può essere eseguito il tampone. Il problema, al momento, è «l’esame» del tampone che viene attualmente eseguito nei tre centri di riferimento Sicilia: Palermo, Catania e Messina (strutture nelle quali sono già presenti i «reagenti»). L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, intende portare a cinque i centri nei quali è possibile fare l’esame per la positività al CoVid-19, estendendo questo riferimento ai cinque hub dell’Isola e quindi includendo Caltanissetta. Le autorità sanitarie stanno lavorando anche su questo.

Numeri utili.

Stamattina abbiamo provato a simulare una richiesta di intervento e abbiamo seguito il protocollo. Prima chiamata al 112. E qua è stata smentita la diceria che i numeri non funzionano o sono intasati. Un operatore ci ha risposto al secondo squillo informandoci di contattare il numero di riferimento regionale: 800 45 8787. Anche in questo caso, chiamando ci hanno risposto al secondo o terzo squillo e l’operatore è stato gentile e disponibile nel fornirci ogni delucidazione. In sintesi il tampone viene eseguito solo a chi sta veramente male o ha avuto contatti con le zone di contagio. Al primo starnuto o con un banale colpo d’aria inutile allarmarsi. Consultare il medico di famiglia che, solo quando lo ritiene necessario, apre la segnalazione per far si che il paziente venga assistito dalla struttura sanitaria di riferimento.

Franco Famà e Salvino Legname

Il consiglio: non andare al Pronto Soccorso e attenersi alle direttive. Ultimo numero, ma non meno importante è quello recentemente istituito dal sindaco, Lucio Greco: 0933 906 306. Da giorni due esponenti del mondo del volontariato, Salvino Legname e Franco Famà, collaborano con l’amministrazione svolgendo una funzione di supporto e rispondendo agli utenti. Oltre duecento le segnalazioni, una media di cinquanta al giorno.

Gente che chiede soprattutto notizie e «rassicurazioni». Un esperimento certamente riuscito che premia la scelta di Greco e anzi, ove possibile, suggerisce ai comuni di attuare in futuro progetti di cittadinanza attiva. Anche in altri servizi.

Catechismo.

Da oggi chiude l’oratorio Salesiano, si spera per il più breve tempo possibile. «Piange il cuore – scrive in un accorato post il responsabile, don Alfredo Calderoni – ma dobbiamo rispettare le direttive».

Don Alfredo Calderoni

Le norme stringenti che riguardano la liturgia e le attività religiose hanno interessato anche il catechismo dei ragazzi per prima comunione e cresima, sospeso anche questo. In chiesa niente più condoglianze e i parroci sono dispensati dalle visite domiciliari. Le disposizioni sono state comunicate stamattina dalla Diocesi di Piazza Armerina. Così in una città, un un Paese sempre più sotto assedio da Coronavirus, anche la Chiesa prova a rinunciare a un po’ di proverbiale fratellanza, per la giusta causa di porre freno al contagio. Oggi alle 17.30 il sindaco, Lucio Greco, terrà una conferenza stampa per aggiornare la cittadinanza su nuove disposizioni.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.