Gela: quasi mille positivi, in arrivo il lockdown soft. No dei commercianti: «Penalizzati sempre e solo noi»
di Redazione

Il numero dei contagiati non accenna a diminuire anche se si assiste a una lieve flessione dopo gli oltre 100 casi di domenica (dato diffuso lunedì). Ieri 50 nuovi positivi, con il totale che punta in maniera preoccupante verso quota mille (921 i positivi). Il sindaco, in queste ore, potrebbe firmare l’ordinanza che imporrà un lockdown soft, con obbligo di mascherina sempre, anche all’aperto, e limitazioni negli orari di bar, ristoranti e stabilimenti balneari. Proprio sulle misure anticipate ieri dal sindaco, si registra una presa di posizione del presidente di Fipe Confcommercio, Armando Grimaldi, il quale si dice in disaccordo con le restrizioni.
«In veste di presidente Fipe – dice il professor Grimaldi – ci tenevo a precisare che in un comunicato del sindaco si afferma che assieme alle associazioni datoriali si era arrivati a un’intesa per un’ordinanza restrittiva sulle norme Covid a Gela. Preciso che durante quell’incontro le associazioni rappresentate da Rocco Pardo Confesercenti Antonio Ruvio Casartigiani e Fipe, ci siamo detti esclusivamente d’accordo sul mantenimento della mascherina all’aperto e di rafforzare i controlli negli assembramenti. Per quanto riguarda la chiusura forzata delle attività entro le ore 24 siamo unanimi nell’essere assolutamente contrari a questo provvedimento in quanto va a toccare solo una categoria di attività che hanno già sofferto tantissimo e saranno gli unici a chiudere».
«Alla riunione di ieri – dice – hanno partecipato a titolo personale alcuni ristoratori che si trovavano d’accordo con questo provvedimento in quanto è ovvio che ristorante entro la mezzanotte normalmente chiude, ma i drink bar, luogo di ritrovo dei giovani, iniziano a lavorare a ora tarda. Siamo in zona bianca perché il governo ha cambiato le regole e non per fare un favore ai commercianti che sono gli unici ad essere penalizzati in caso di zona rossa. Come associazioni di categoria siamo sensibilizzando il più possibile a vaccinarsi unica soluzione a rallentare il contagio».
«Basta – conclude – fare soffrire solo le partite Iva, basta fare soffrire l’economia di un territorio ma prendere provvedimenti seri per evitare il contagio».
Un chiarimento potrebbe arrivare in serata. Le associazioni dei commercianti e degli artigiani hanno chiesto al sindaco un nuovo incontro per le 17.30.
