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DASPO | Emesso dal questore

Gela: rissa Gb Oil, 9 facinorosi dovranno stare lontano dai locali per due anni. La ragazza no: «Tentò invano di metter pace»


di Redazione

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16 Nov 2020

Per due anni dovranno tenersi lontano dai radar, pena l’arresto. Sono 9 i protagonisti della rissa con sparatoria finale al bar della stazione di servizio GbOil destinatari del Daspo Willy, dal nome del ragazzo picchiato a morte davanti a una discoteca di Colleferro, in provincia di Roma.

Lo ha disposto il questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, dopo i fatti dell’8 ottobre scorso. La nuova normativa, entrata in vigore da circa un mese, concede la facoltà al questore di disporre, per ragioni di sicurezza, divieto di presenza nei confronti delle persone ritenute socialmente pericolose perché in passato sono stati protagonisti di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi, locali o nelle immediate vicinanze.

Quella notte, all’interno del bar ristorante della stazione di carburanti, dopo una cena di addio al nubilato di una ragazza gelese, due contrapposte fazioni, una di Gela e l’altra di Licata, si affrontarono, innescando una violenta rissa. Undici le persone coinvolte, rimaste contuse e successivamente indagate dalla locale Procura. Se le diedero di santa ragione tra pugni, calci, colpi di sedie e sprangate, causando la devastazione del locale. Quella notte, Paolo Quinto Di Giacomo, 34 anni, sopraggiunto a seguito di richiesta telefonica da parte di uno dei presenti, alla presenza di pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, che avevano riportato la calma, esplose numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo Michele Cavaleri, 42 anni, di Licata, rimasto gravemente ferito e finito in ospedale assieme a un soccorritore del 118, attinto di striscio a un polpaccio da un proiettile vagante. Stante alle indagini Cavaleri sarebbe stato l’autore dell’offesa iniziale. Di Giacomo venne arrestato con l’accusa di tentato omicidio, gli altri soggetti coinvolti sono in atto denunciati a piede libero per rissa e lesioni. Nei loro confronti, cinque gelesi e quattro licatesi, responsabili dei gravi episodi il questore, dopo consultazione del Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, ha emesso provvedimento di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento. Il divieto avrà la durata di due anni con interdizione a tutti gli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento dell’intera provincia di Caltanissetta.

In particolare, per coloro che hanno fomentato la rissa, è stata prevista l’ulteriore prescrizione di comparizione presso un ufficio di polizia in uno specifico orario, per la durata di sei mesi.

La festeggiata, in virtù del tentativo più volte ripetuto, sebbene infruttuoso, di pacificare gli animi, non è stata raggiunta da alcun provvedimento amministrativo.

«La misura nuova – dice Tito Cicero, primo dirigente di Pubblica sicurezza, a capo del Commissariato di Polizia di Gela – di cui ho chiesto l’emissione al questore, va nella direzione di rendere tempestivo l’intervento censorio dello Stato, prima ancora che le conseguenze penali vengano sancite dagli apparati giurisdizionali. Vi ricorreremo sempre più spesso a difesa della sicurezza dei cittadini onesti».


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.