Gela: scooter abbandonato, forse dopo il compimento di un reato. Indagano gli agenti del commissariato di Polizia
di Redazione
Uno scooter abbandonato dalle parti di via Venezia. Forse una pista, un’indagine su un giro di furti o reati più importanti (rapine). Il mezzo è stato rinvenuto questa mattina, appoggiato al recinto di un cantiere abbandonato. Gli agenti di pattuglia hanno eseguito i rilievi di polizia scientifica sul mezzo che poi è stato rimosso. Le prime indagini sono state condotte dalla squadra Volante del Commissariato. Per i successivi accertamenti (impronte ecc.) il caso passa alla squadra Giudiziaria. In queste settimane di coronavirus l’attività della criminalità non si è certo fermata. Ridotta si ma non fermata. Giorni fa una pattuglia della stradale ha notato due auto ferme in orario poco ordinario per il lavoro nei campi, in una contrada a una cinquantina di chilometri da Gela. Due uomini discutevano a bordo di una delle due vetture. Sembrava tutto in regola, tranne il fatto che le due persone fossero nella stessa auto e senza mascherina. Il che comporta la violazione del Dpcm del 9 marzo scorso, con automatica sanzione amministrativa per entrambi i due uomini. Ma qualcosa continuava a non quadrare agli agenti che hanno compiuto un controllo più accurato. A saltare agli occhi è stata la data di produzione dei cristalli dell’auto, più recente di circa 7 anni rispetto all’immatricolazione della vettura. Anche il telaio sembrava manomesso. Gli agenti hanno rilevato che i punzoni sulla piastra del numero di matricola erano stati rimossi. L’auto era «taroccata». E per questo è stata posta sotto sequestro.