Gela, diverbio sul turno d’ingresso. Scoppia la rissa nella sala del pronto soccorso
di Redazione

«Far West» nel pronto soccorso dell’ospedale «Vittorio Emanuele» dove a volare non sono state sedie e bottiglie, come nei classici del genere cinematografico spaghetti & western, bensì pugni e calci. Uno spettacolo deprecabile che adesso passa al vaglio delle forze di polizia. Tutto per una banale contesa sul turno d’ingresso, come se a gestirlo fosse la tracotanza dei singoli e non già il sistema Triage che stabilisce l’accesso alle cure secondo la gravità della patologia. A innescare la rissa sarebbe stata una frase di troppo: «Tu chi cavolo sei che entri prima?», pronunciata nella forma lessicale più volgare. Da lì le spinte, le urla. Vola il primo cazzotto, poi la reazione. Si formano due gruppi con il coinvolgimento di quattro o cinque persone, mentre le donne gridano e i pazienti assistono atterriti. La sala d’attesa si trasforma in ring e la lite continua per alcuni minuti anche nell’attiguo hangar delle ambulanze. Poi interviene il vigilantes che svolge il servizio interno, spalleggiato da alcuni infermieri e astanti, che dividono a fatica i contendenti. Qualcuno, con il volto tumefatto, si lascia medicare, altri scappano per far perdere le loro tracce. Tutto questo mentre di là c’è gente che soffre, medici e operatori sanitari che tentano di curare. Salvare vite.
L’intera scena è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso dell’ospedale. Probabilmente gli hard disk con le immagini sono già nelle mani degli agenti del posto di polizia, che ha sede in un ufficio attiguo. I responsabili saranno identificati. Rischiano una denuncia per rissa, aggravata dalla circostanza di essere stata provocata in un luogo di cura, tra malati e loro accompagnatori terrorizzati da uno spettacolo vergognoso.
