Gela, imprenditore «a disposizione di Cosa Nostra». Sequestrati beni per 500 mila euro
di Redazione

La sezione misura di prevenzione del tribunale di Caltanissetta ha emesso un provvedimento di confisca di primo grado eseguito stamane dalla Direzione investigativa antimafia nei confronti di un imprenditore gelese. Non vengono fornite le generalità del soggetto interessato, comunque noto alle forze di polizia. Secondo gli atti del procedimento e le dichiarazioni rilasciate da diversi collaboratori di giustizia avrebbe messo a disposizione dell’associazione mafiosa Cosa Nostra telefoni cellulari e schede telefoniche «puliti», ovvero, intestati a soggetti incensurati totalmente estranei a contesti criminali al fine di consentire ai membri dell’associazione di eludere le indagini delle forze di polizia e pertanto conseguire le finalità dell’organizzazione delinquenziale. La vicenda giudiziaria ha interessato sia il soggetto che le numerose frequentazioni con esponenti di spicco della criminalità locale, un modus operandi che richiama le caratteristiche e gli schemi comportamentali propri dell’imprenditore non solo connivente ma anche a disposizione del clan. Gli accertamenti del reddito hanno messo in evidenza anche l’anomalo incremento di ricchezza evidenziato dell’imprenditore rispetto alla dichiarata posizionale reddituale risultata sproporzionata in rapporto al consistente patrimonio finanziario immobiliare da lui accumulato negli ultimi decenni. La confisca per un valore stimato pari a 500.000 euro ha interessato cinque unità immobiliari nel comune di Gela.
