Il Far West nel cuore della notte, due giovani fatti segno da colpi d’arma da fuoco nel corso di una sparatoria che ha dell’incredibile per l’ora e le modalità in cui è accaduta. Era circa l’una e trenta della notte, dunque in pieno coprifuoco, quando sulla centralissima via Palazzi un uomo ha esploso alcuni colpi di pistola contro una vettura – una vecchia Fiat «Bravo» di colore scuro – a bordo della quale viaggiavano due giovani. Si tratterebbe di due fratelli, scampati miracolosamente ai proiettili. Nell’immediatezza si era diffusa la notizia che fossero feriti ma poco dopo è trapelato dalle indagini che i due non sarebbero stati raggiunti dai colpi, verosimilmente esplosi con una rivoltella di medio calibro.

La dinamica della sparatoria è ancora al vaglio degli inquirenti. Gli uomini della polizia Scientifica del Commissariato hanno scattato diverse fotografie e raccolto numerosi reperti sulla scena del crimine.

La «Bravo» era in sosta o comunque procedeva lentamente sul largo San Biagio, con il muso verso piazza San Giacomo, proveniente forse da via Manzoni. Così si spiegherebbe la presenza di un cumulo di vetri davanti all’ingresso di un istituto di credito, verosimilmente i cristalli in frantumi del finestrino di destra, esploso nella sparatoria. Poi la vettura ha fermato la corsa davanti sulla carreggiata opposta, poco oltre l’ingresso della ex Chiesetta, probabilmente dopo una repentina manovra tentata dal giovane che era al volante nel tentativo di sfuggire ai colpi d’arma da fuoco. Sul posto, pochi istanti dopo gli spari, sono arrivate le prime pattuglie del Commissariato. La Polizia, con il supporto dei Carabinieri, presenti con altre pattuglie, ha fatto scattare una caccia all’uomo, nello stesso quartiere della sparatoria, stringendo il cerchio attorno all’attentatore. Almeno tre i colpi esplosi. Due hanno centrato il parabrezza, conficcandosi sulla plancia dell’auto. Un terzo avrebbe centrato il finestrino lato passeggero, mandandolo in frantumi. Tra vittime e attentatore pare non corresse buon sangue per screzi di tipo personale. Stante al poco che trapela dalla cortina di riservatezza alzata dagli investigatori, all’origine del malanimo ci sarebbero piccole questioni, forse legate ai social. Al momento nessuno dei due ha fatto ricorso alle cure dei sanitari del «Vittorio Emanuele». Non avrebbero riportato ferite d’arma da fuoco. Forse qualche graffio dovuto alle schegge. Il giovane che viaggiava sul lato passeggero, infatti, è stato investito dai frammenti del finestrino, centrato da una pistolettata. Ma non avrebbe riportato nulla di grave. Almeno così sembra.

Perquisizioni sono scattate nell’immediatezza. Una, in particolare, nello stesso quartiere della sparatoria, dove sembra abiti il sospettato. Giovane anche lui e già identificato dagli agenti.

Rischia un’incriminazione per duplice tentato omicidio.

Ma su questo e altri aspetti delle indagini decideranno i magistrati della Procura.