Gela, si paga il ticket per i codici bianchi. Bollettini da 25 euro, arrivano gli avvisi
di Redazione
Irrompe prepotentemente la questione dei ticket per le prestazioni con codice bianco nel Pronto Soccorso dell’ospedale. Un balzello da 25 euro istituito nel 2017 a livello nazionale per contribuire ai costi della sanità e scoraggiare gli accessi superflui se non ingiustificati alle strutture deputate all’emergenza. La Sicilia è molto in ritardo rispetto ai codici bianchi. L’Asp , però, sta emettendo e recapitando gli avvisi di pagamento relativi al 2024 e paradossalmente, in questi giorni, in ospedale, si assiste all’accesso di cittadini che vanno a chiedere conto di questo ticket (inatteso?), perfino al triage, distogliendo l’infermiere o in medico di turno da compiti ben più importanti. La situazione, nel Paese, è eterogenea. In Piemonte, il ticket ammonta a 27 euro, mentre in Lombardia è fissato a 25 euro. La Liguria parte da 25 euro, ma può raggiungere i 36,15 euro se vengono effettuate prestazioni diagnostiche aggiuntive. Nel Veneto, Valle d’Aosta e Friuli Venezia-Giulia, il costo è di 25 euro. In Trentino, i codici bianchi variano da 25 a 75 euro, a seconda della presenza o meno di esami diagnostici. Bolzano si attesta a 25 euro e 12,50 euro per i figli a carico.
Ma il dato che emerge nelle regioni del nord è che non tutti, anzi in pochi, pagano il ticket, che rischia poi di finire nei ruoli esattoriali.
E il balzello non è servito neppure a scoraggiare gli accessi superflui. Basta una vampata di calore, un mal di testa e si corre al Pronto Soccoro. Anche per malori gestibili dal medico di famiglia o dalle guardie mediche.






