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Un appello accorato

Gela: «Io e il mio bambino autistico, quando stare confinati tra le mura di casa diventa veramente difficile»


di Redazione

Gela: «Io e il mio bambino autistico, quando stare confinati tra le mura di casa diventa veramente difficile»
21 Mar 2020

Salvatore è un papà fortunato. Ha tre splendidi bambini, sono la sua ragione di vita. Come per tutti i genitori. Tre splendidi cuccioli che gli rubano l’anima a ogni istante. Ma uno è un po’ speciale. Anni fa qualcosa non andava e dopo il consulto con vari specialisti è emerso che il bambino soffriva di un disturbo dello spettro autistico. Un macigno sulle spalle di Salvatore e della moglie. Dal quale hanno saputo rialzarsi grazie alla forza dell’amore. Una vita quasi normale la loro, se non fosse che il piccolo necessita di attenzioni. Soprattutto in questi giorni di quarantena forzata, dove tutti siamo confinati tra le quattro mura per difenderci da un nemico invisibile. E sono giornate incredibilmente difficili soprattutto per i bambini. Come Andrea (il nome è di fantasia). Ha bisogno di aria, di correre e ridere con il suo papà. L’altro giorno Salvatore è andato in un piazzale dove ci sono alberi e fiori: per Andrea è stato come rinascere. Poco dopo, però è arrivata una pattuglia. E allora Salvatore ha dovuto spiegare, confidando nel sentimento di solidarietà dei due uomini in uniforme.

«Non credo sia giusto – dice – non voglio fare polemiche. Ma un appello al sindaco e al prefetto lo voglio lanciare. So che sono persone molto sensibili e vorrei chiedere loro di darci una mano, a noi familiari di bambini e ragazzi autistici. Vorrei chiedere un gesto di solidarietà. Una piccola deroga anche per pochi minuti al giorno. Il centro Aias è chiuso, come anche le altre strutture che possono ospitare i ragazzi con disabilità. Vige anche il divieto per i terapisti esterni di prestare cure a casa. Se a questi bambini togliamo il diritto di una boccata d’aria in sicurezza, bene, penso che facciamo loro del male».

Salvatore è rimasto colpito in positivo dell’iniziativa di un sindaco del Veneto che, dopo un confronto con il prefetto, ha deciso di allentare il divieto di uscita per le famiglie di bambini e ragazzi autistici.

Potranno fare una passeggiata anche un giro in bici, dotandosi di dispositivi di protezione (mascherine, guanti). Ma potranno farlo.

«Ai soggetti autistici – dice Alessia Aliotta, analista del comportamento in formazione – non è facile comprendere limitazioni cosi rigide e soprattutto cambi di routine cosi drastici e in così poco tempo. Ogni cambiamento dovrebbe essere fatto in maniera graduale per evitare un aggravarsi di tutti quei comportamenti problematici che spesso accompagnano questi soggetti (comportamenti auto ed etero aggressivi, comportamenti ossessivi). In moltissimi casi, poi, sono soggetti a cui si accompagna anche un certo grado di iperattività e per questo motivo hanno un assoluto bisogno di una certa libertà di movimento e di esercizio fisico che spesso tra le mura domestiche non è possibile fare».

«Spero tanto – dice papà Salvatore – che il sindaco e le autorità si ricordino di noi perché in questi giorni è veramente dura».

Tenere vincolato un figlio a casa è già difficile. Farlo con un bambino autistico diventa problematico. E anche tutta la pazienza e l’amore del mondo rischiano di non bastare. Loro, i nostri bambini speciali, soffrono troppo.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.