Guariti e dimessi dai rispettivi ospedali sia la paziente anni di Gela, ultima ricoverata al Covid Center del «Vittorio Emanuele» che il paziente ricoverato al «Maggiore». Una doppia buona notizia perché a entrambi era toccata il doloroso passaggio in terapia intensiva. E per qualche giorno si era temuto il peggio. Possono invece ritornare alle loro vite. Dei 19 casi totali di Gela gli ultimi positivo rimasti sono 4, tutti in isolamento domiciliare attivo. Questo fa ben sperare per i prossimi mesi. La prima ondata del nuovo coronavirus pare aver esaurito la carica iniziale. Ma i recenti casi positivi nel nord della provincia ci impongono il rispetto assoluto delle regole di distanziamento (almeno un metro), l’uso di mascherina e di lavare le mani continuamente. L’ospedale, da Covid Center, potrebbe subire una mutazione sul piano organizzativo tornando alla quasi normalità. Una sola area rimarrà pronta alle evenienze in caso di nuovo focolai di coronavirus. Mentre la direzione strategica dell’Asp è in attesa della riattivazione di alcuni posti di Medicina e del Servizio psichiatrico.

«Siamo – ha detto il manager, Alessandro Caltagirone – in attesa di una comunicazione dell’assessorato alla Salute».

Tempi forse più lunghi per la divisione di Rianimazione. Degli 8 posti attuali, in origine, 4 erano destinati a Terapia Intensiva Covid, altri 4 destinati ai pazienti ordinari. L’elevata contagiosità del virus ha poi spinto i vertici della sanità provinciale e regionale a destinare gli 8 posti solo ai malati Covid. I casi ordinari, fino a ora, sono stati dirottati ad Agrigento e Caltanissetta. Ma anche su questo fronte, presto, l’unità di Rianimazione, dovrebbe tornare a una gestione più ordinaria.