Gela: tour dei sapori nel cuore della città . I vini di Casa Grazia e le creazioni di chef Barone
di Desideria Sarcuno

“Gli approdi – un mare di storie”, sintesi di un viaggio, tra cibo e vino promossa da Casa Grazia, azienda che non ha bisogno di presentazioni. Un’iniziativa dedicata alla scoperta delle nostre radici in occasione di Agrigento Capitale della cultura 2025, in collaborazione con Barone Cucina di Coulture. Il primo appuntamento della rassegna, a Canicattì, in provincia di Agrigento, lo scorso 4 Aprile. Poi Gela per il secondo atto. E proprio lei, la città, luogo di partenza e di arrivo, è stata la protagonista della serata di venerdì. Ad aprire la porta di casa, lo chef Davide Barone, che ha fatto della sua passione, la cucina, un lavoro. Classe 2000, dopo gli studi classici, lascia la Sicilia per dar voce ad un sogno iscrivendosi alla scuola internazionale di cucina italiana “Alma” che da anni prepara chef, cuochi e pasticcieri di alto livello. Terminati gli studi, la scelta di tornare a Gela, dove tutto è cominciato. Così, quest’anno, apre il suo ristorante “Barone, cucina di coulture”.


“Chi resta non lo fa per inerzia, ma per amore e responsabilità. Il nostro territorio merita di essere valorizzato, così ho deciso di tornare anche se sarei potuto andare altrove. È stata una scelta di cuore, ci tenevo a portare le mie esperienze qui, dove sono nato cresciuto” racconta il giovanissimo chef.
Una volta varcata la soglia del locale, si respira proprio aria di casa – avvolti da un ambiente caloroso, curato nei minimi dettagli.
A inaugurare la seconda tappa della rassegna, l’immancabile Martina Casciana Brunetti, hospitality manager, sommelier, figura di riferimento di Casa Grazia, che insieme allo chef, traccia le mappe dei vini, guidando gli ospiti in un viaggio sensoriale che va dalla cantina alla tavola, dalla cucina al piatto. Si comincia con un antipasto di pesce, a base di seppia stesa su una foglia di cavolo, accompagnato dalle bollicine dell’iconico “Euphorya”, spumante rosé frappato brut. Un gusto perfettamente bilanciato, che ricorda il mare, gioiello della città. Il tutto accompagnato dal raffinato olio di Casa Grazia. Il primo, invece, a base di patate, gamberi e cicala, viene servito con uno vino speciale, “Zahara” dalle note intense e persistenti.


Ma è il secondo piatto, una vera e propria esplosione dei sensi: pescatrice e carciofo, cotti alla griglia accompagnati da una delicata salsa speziata al finocchietto. Un piatto che profuma di Gela, di quelle domeniche in cui le strade si avvolgono dell’odore dei bracieri, che fumano e profumano in strada o dai balconi, simbolo di tradizione e convivialità. Il vino Per Mari, frappato rosato, scandisce e completa la seconda portata, traducendosi in un vero piacere per il palato. E per concludere in dolcezza, il cannolo e una piccola degustazione di dolci di vario tipo.
Un momento di condivisione che racconta storie: chi realizza un sogno decidendo di restare o di chi coltiva la terra per esaltarne i frutti e offrire un prodotto di qualità. Uniti dall’amore sconfinato per una terra tanto difficile quanto unica. A volte il punto di partenza può diventare un trampolino dal quale spiccare il volo.
