Tre persone sono state arrestate alle prime luci dell’alba dalla Polizia di Stato. Due giovani ventenni sono accusati di tentato omicidio, un terzo, coetaneo risponde di traffico di stupefacenti, reato contestato anche agli altri indagati. L’indagine si riferisce a una violenta azione criminale avvenuta in città nel settembre 2022: un tentato omicidio con esplosione di colpi d’arma da fuoco. Un ragazzo era rimasto ferito alla schiena e poco dopo la sparatoria, era stato condotto in ospedale e sottoposto a intervento chirurgico d’urgenza salvavita. Nel corso delle indagini sono stati raccolti elementi di colpevolezza nei confronti di due soggetti, accusati, in concorso, essere gli autori del fatto di sangue, compiuto utilizzando una pistola calibro 7.65. Secondo gli investigatori tutto era iniziato a causa di una lite avvenuta in uno stabilimento balneare, durante una serata danzante, nell’estate del 2022. Quella stessa notte erano verificate due sparatorie. Dopo circa un’ora dal contrasto avvenuto nel locale, erano stati esplosi più colpi di pistola contro l’abitazione del giovane poi ferito nel tentato omicidio. Colpi esplosi a scopo intimidatorio. Sul posto, infatti, la polizia scientifica aveva rinvenuto tre bossoli calibro 7.65. Il ragazzo, poco più tardi, al fine di vendicarsi dell’affronto, si era armato di pistola e si era diretto verso l’abitazione dei due rivali. Costoro, però, si erano accorti della sua presenza e lo avevano anticipato, aprendo per primi il fuoco e colpendolo alla schiena.

Le intercettazioni eseguite durante le indagini hanno confermato il quadro ricostruito dagli agenti, evidenziando l’effettiva intenzione di uccidere che aveva animato chi ha sparato dato che, a più riprese, la persona che ha aperto il fuoco prospettava l’intento di “sparare in faccia” alla vittima, qualora fosse caduta a terra durante il conflitto. Eventualità che per fortuna non si è concretizza.

Nel corso delle indagini è stata rinvenuta e sequestrata una pistola semiautomatica Beretta, calibro 9, trovata in un’abitazione in uso agli indagati, a dimostrazione della disponibilità di armi. L’attività investigativa è stata caratterizzata da un costante clima di reticenza e omertà. I fatti in questione non sono stati denunciati da nessuno dei soggetti coinvolti. Inoltre, l’hard-disk del sistema di videosorveglianza installato nell’abitazione della stessa vittima del ferimento, sarebbe stata manomessa nell’immediatezza dei fatti, precludendo la possibilità di recuperarvi le immagini registrate.

Nei confronti dei due indagati per il tentato omicidio e di una terza persona, arrestata con la medesima ordinanza, sono stati, altresì, ipotizzati gravi elementi di colpevolezza in ordine alla partecipazione a una associazione operante a Gela, dedita alla conduzione di un fiorente traffico di sostanze di stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, anche con canali di approvvigionamento nel nord Italia. Al riguardo sono stati sequestrati nel corso delle indagini diverse dosi di cocaina e più di mezzo chilogrammo di hashish. Sul campo, nel corso delle indagini, e per l’esecuzione del blitz scattato all’alba, hanno operato agenti della Squadra Mobile, del Sisco – sezione investigativa di Caltanissetta – del commissariato di Gela con il supporto di unità cinofile della Questura di Palermo. I provvedimenti di custodia sono stati emessi dal Gip di Caltanissetta su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia. Due dei giovani indagati sono stati raggiunti all’alba nelle loro abitazioni e condotti in commissariato per le formalità. Dopo sono stati trasferiti in carcere. A un terzo indagato il provvedimento è stato notificato nel luogo di detenzione, dove si trova per altri capi di imputazione.