Gli agenti della squadra mobile di Caltanissetta e del Commissariato di Gela hanno tratto in arresto il presunto autore della sparatoria avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri. Due giovani donne sono state raggiunte da alcuni colpi di pistola mentre erano a bordo della loro auto, una, Simona Maganuco di 24 anni, è rimasta ferita a un braccio. A fare fuoco, secondo la ricostruzione formulata dagli investigatori, diretti dal procuratore capo, Fernando Asaro, è stato un gelese di 67 anni (N.G. le iniziali). L’uomo è stato sottoposto a fermo. Il tempestivo intervento degli agenti ha permesso di accertare che la sparatoria sarebbe stata innescato da un precedente diverbio tra le donne e il figlio del sessantasettenne. Quest’ultimo, accortosi della situazione, è accorso in aiuto al figlio esplodendo dei colpi di pistola calibro 7,65 all’indirizzo delle donne. Immediatamente rintracciato presso la propria abitazione, l’uomo – che annovera precedenti per delitti contro la persona, il patrimonio, in materia di stupefacenti e per associazione di tipo mafioso – è stato condotto negli uffici del Commissariato, dove ha confessato di essere stato lui a fare fuoco. Dinanzi alla sua abitazione, non lontano della Stazione Ferroviaria, la Polizia Scientifica ha rinvenuto due bossoli e alcuni frammenti di vetro. L’uomo è stato sottoposto a fermo indiziario per tentato omicidio e successivamente associato presso la casa circondariale di Caltanissetta. La giovane donna rimasta ferita, dopo le prime cure, è stata dimessa con una prognosi di quindici giorni. Dopo la sparatoria si era diretta in auto e a velocità sostenuta verso l’ospedale. Durante il tragitto, all’altezza di via Butera, si è scontrata con una vettura, finendo la corsa contro un muretto. A quel punto sono arrivati i soccorsi e le forze di Polizia che hanno dato il via alle indagini.