Gela: uova di cioccolato ai bambini bisognosi, bel gesto dei supermercati Paghi Poco. E pure il Carrello solidale
di Redazione
Ci sono piccoli gesti che in momenti difficili, come quelli che stiamo vivendo in queste settimane, rallegrano il cuore. Vanno al di là del valore intrinseco e testimoniano la bellezza del senso del dovere, della solidarietà. Una catena di supermercati, Paghi Poco, ha deciso di donare cinquecento uova di cioccolato ai bambini di Gela. A coloro i quali non possono permetterselo perché magari papà è in cassa interazione o i soldi non bastano. Oppure chi si trova in ospedale, a combattere contro la malattia. Le uova di cioccolato saranno distribuite attraverso i Servizi sociali del Comune. È una carezza, apprezzata dalla città, che ringrazia. Lo fa attraverso le parole dell’assessore alla Solidarietà, Nadia Gnoffo.
«Sicuramente un bel gesto – dice Gnoffo – apprezzato dal sindaco e dalla sottoscritta. Nei prossimi giorni inizieremo la distribuzione».
Non è l’unico gesto di generosità.
I supermercati Paghi Poco, nei vari punti vendita, non solo quindi a Gela, ma nei vari centri ove presenti, hanno promosso l’iniziativa «Carrello solidale». Chi può, mentre fa la spesa, lascia dei prodotti che poi andranno alle famiglie bisognose attraverso le parrocchie e il mondo del volontariato.
Ne parliamo con Paola Rocchetta, responsabile dell’azienda.
«Cerchiamo – dice – di aiutare nell’emergenza, con qualche iniziativa. Abbiamo creato un punto di raccolta alimentare. Quando i cestoni si riempiono il responsabile del punto vendita chiama le associazioni di riferimento sul territorio o la Protezione Civile e questi beni vanno alle famiglie. Cerchiamo di aiutare chi ha bisogno».
L’azienda è anche al fianco dei propri dipendenti. Un buono spesa del valore di 120 euro a ogni lavoratore impegnato in queste settimane difficili.
Inoltre la famiglia Antonio Rocchetta ha acquistato un ventilatore polmonare che sarà donato all’ospedale di Licata.
Un’ulteriore goccia nel mare del bisogno. E a chi si spende per il prossimo non può che andare il nostro grazie.
(a sinistra Paola Rocchetta, imprenditrice – Gruppo Rocchetta).